Sassuolo, la trasformazione da principe a re di Kevin Prince Boateng

Serie A

Gianluigi Bagnulo

Protagonista dell’ottimo inizio del Sassuolo, Boateng si gode la sua ennesima avventura a modo suo: cantando le sue canzoni e facendo da interprete in uno spogliatoio che già ruota tutto intorno a lui

SASSUOLO, SHOW E SUPER VITTORIA CONTRO IL GENOA

Boateng ha sempre inseguito il pallone che rotola, per la strada come in campo, l'essenza del calcio per lui che dal calcio a volte si estranea, grazie alla musica. Oggi che è tornato a segnare in Italia, già due in campionato col gol al Genoa, trova comunque il tempo per cantare. L'evoluzione naturale, per uno che sulla maglia scrive "Prince", davanti al microfono, non poteva che essere "King", come confermato dalla canzone “I live my life like a king” di cui si è fatto interprete impugnando il microfono.

Il titolo della sua canzone dice tanto di lui, Kevin Prince Boateng vive la vita come un re ovunque. Dominante, spesso. Doti atletiche lontane dal normale, per uno che con naturalezza sfiora un gol come quello in rovesciata contro il Genoa (che ha poi portato alla rete di Babacar) e che in passato, soprattutto col Milan, ci ha abituato a farne anche di più belli. La gemma contro il Barcellona dopo lo straordinario controllo di tacco la ricordiamo tutti.

Ha incantato in Europa, forse per quella tendenza ad essere cittadino del mondo. Ha segnato in Bundesliga, in Italia, in Inghilterra e conquistato anche la Spagna; idolo a Gran Canaria per un anno dei tifosi del Las Palmas. Sarà per questo che oggi il poliglotta Prince, fa da traduttore nello spogliatoio del Sassuolo, come raccontato da mister De Zerbi che approfitta ben volentieri dei suoi servigi.

In Emilia si è calato da grande in una realtà più piccola. Vicino al gol contro l'Inter, si è sbloccato col rigore al Cagliari. In campo porta la sua vita, esultando ad ogni gol con quel gesto che incrocia le “M” di Melissa e Maddox, la sua famiglia. Quella che a lungo ha trovato a Milanello, gli anni più belli della carriera, culminati con lo Scudetto nel 2011, festeggiato a modo suo, ballando alla Michael Jackson e dimostrandosi uomo di spettacolo a tutto tondo. Balla, segna, canta, traduce. La trasformazione da Prince a re di Boateng, ormai, è cosa fatta.