Genoa, Krzysztof Piatek: "Non chiamatemi nuovo Lewandowski, lui gioca nel Bayern. Barcellona? Solo voci"

Serie A
Krzysztof Piatek (getty)

In un'intervista a Sky l'attaccante polacco parla del suo inizio di stagione con 4 gol in Serie A e altrettanti in Coppa Italia. E sul presunto interesse dei blaugrana glissa: "La gente ne parla, ma non credo sia vero"

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Ha sorpreso tutti in questo inizio di stagione, prendendosi la scena a suon di colpi di pistola. Dopo ogni gol Krzysztof Piatek esulta mimando una scarica di proiettili. Ormai a Marassi, sponda rossoblù, è diventato un idolo della Nord. Anche perché i tifosi del Genoa si sono abituati a vederlo segnare: lo ha già fatto otto volte in stagione e non siamo nemmeno a ottobre. Quattro reti in Coppa Italia in una sola partita di mezza estate, contro il malcapitato Lecce. Calcio d'agosto, dicevano. Il 23enne polacco ha risposto come sa fare meglio anche in questo inzio di Serie A: rete all'esordio con l'Empoli, doppietta a Reggio Emilia alla seconda, gol-vittoria contro il Bologna alla terza. Quattro "colpi di pistola" con cui si è issato in testa alla classifica cannonieri insieme con Gregoire Defrel. Altro che Cristiano Ronaldo, Mauro Icardi o Gonzalo Higuain. "L'inizio di stagione è stato buono - ammette Piatek - Ma io non ci penso: guardo avanti e sono già concentrato sulla prossima partita con la Lazio". L'attaccante polacco, però, non vuole essere paragonato a Robert Lewandowski: "Nessun paragone: lui gioca nel Bayern Monaco, io nel Genoa". Piatek non è un tipo da voli pindarici. Il presunto interesse del Barcellona nei suoi confronti lo lusinga, ma "il pistolero" è cauto: "Non credo sia vero, anche se ho sentito queste voci...".

Piatek-Genova: amore a prima vista

"Se ho segreti? Macchè, semplicemente cerco di migliorare dando il massimo in allenamento - prosegue il centravanti polacco - Con l'allenatore Ballardini abbiamo concordato la mia collocazione in campo: in partita so esattamente cosa devo fare". In conclusione un accenno al rapporto con la sua nuova città. "La conoscevo già, perché avevo chiesto informazione a Kownacki, Bereszyński e Linetty (gli altri polacchi "genovesi" della Sampdoria, ndr): sapevo già che sarebbe stato tutto fantastico". Piatek ha iniziato alla grande e non vuole fermarsi. La pistola è ancora carica e i tifosi rossoblù vogliono continuare a sentire il suo rumore.