Napoli, Koulibaly: "Ancelotti è un maestro, quando parla lui si ascolta in silenzio. Gol alla Juve? Indimenticabile"
Serie AIl difensore del Napoli, fresco di rinnovo fino al 2023, ha parlato a Radio Kiss Kiss: "Io e la mia famiglia qui stiamo benissimo. L'avvio di stagione? Stiamo cercando un nuovo equilibrio, col tempo saremo ancora più forti"
TORINO-NAPOLI MINUTO PER MINUTO
Cambiano gli allenatori, ma lui resta sempre il pilastro al centro della difesa del Napoli: Kalidou Koulibaly, fresco di rinnovo fino al 2023, ha parlato a Radio Kiss Kiss toccando diversi argomenti. Il centrale senegalese ha analizzato l'avvio di stagione degli azzurri, ha esaltato Ancelotti e rilanciato le ambizioni Champions nonostante il pareggio di Belgrado: "Peccato, contro la Stella Rossa meritavamo di più. Possiamo però rimettere le cose a posto vincendo contro il Liverpool: non dobbiamo avere paura, possiamo batterli". Anche grazie ad una difesa ritrovata, che dopo qualche sbandamento iniziale adesso è imbattuta da due partite: "Stiamo cercando un equilibrio, lo troveremo a poco a poco: cambiare allenatore è difficile, ma col tempo saremo ancora più forti. Ancelotti? Un maestro che sa quello di cui abbiamo bisogno, quando parla lui stiamo tutti zitti ad ascoltare cosa dice. Vincere tutte le partite è importante e lui ci sta dando questa mentalità, oltre a curare il nostro gioco".
Sulla trasferta di Torino, il Mondiale e il rinnovo
Il prossimo ostacolo per il Napoli è il Torino. Una città che evoca dolci ricordi in Koulibaly, autore del gol-vittoria allo scadere nell'ultima trasferta contro la Juventus: "Quella fu una notte indimenticabile, ma dobbiamo pensare a quest'anno e a questa trasferta, che sarà diffiicile: Zaza e Belotti sono due grandi attaccanti, ma noi non siamo da meno. I nostri avversari siamo noi stessi, dobbiamo essere concentrati e potremo vincere". Koulibaly ha parlato anche dell'ultimo Mondiale: nato in Francia, ma nazionale Senegalese, il difensore ha ammesso di aver tifato per i Campioni del Mondo: "Mi ha fatto piacere vederli vincere, ero un loro tifoso: hanno meritato. Il mio Mondiale? Un'esperienza incredibile, anche se siamo usciti ai gironi. Ne vorrei giocare un altro". Infine, la promessa mantenuta del rinnovo: "Sono stato di parola? Mi ritengo una persona vera, che voleva ripagare la fiducia. Ringrazio tutta la società, i giocatori, lo staff tecnico: essere qui mi rende felice, così come lo è la mia famiglia. Ho fiducia nel futuro, spero di ripagare in campo e nei prossimi cinque anni la loro fiducia".