Perdite record per la società rossonera dovute a un aumento del monte ingaggi dopo la campagna acquisti dell'estate 2017 e a una diminuzione degli introiti da sponsorizzazioni
Il primo e unico bilancio del Milan di Yonghong Li, che dovrà essere approvato dal nuovo proprietario, il fondo Elliott, durante l'Assemblea dei Soci (25 ottobre), registra un rosso di 126 milioni di euro, nel periodo che va dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018. "Il risultato netto consolidato - si legge nel documento - evidenzia una perdita di 126 milioni di euro, in aumento di 53 milioni rispetto all'esercizio precedente". I ricavi sono cresciuti da 212 a 255 milioni, i costi ammontano a 354 milioni, "in aumento del 22.7% rispetto ai 273.9 del bilancio precedente".
Il deficit da 126 milioni è diretta conseguenza della maxi-campagna acquisti dell'estate 2017 che ha comportato un aumento del monte ingaggi (saliti da 135 a 150 milioni) e degli ammortamenti (da 61 a 110 milioni). Tra agosto e settembre il fondo Elliott ha effettuato versamenti di ricapitalizzazione per 170.5 milioni "per ristabilire l'equilibrio finanziario e patrimoniale del Milan". Sono stati anche accantonati 17.5 milioni, in previsione di un'eventuale causa dell'ex ad Marco Fassone e delle sanzioni Uefa per le violazioni sul Fair Play Finanziario. Proprio per alleggerire i prossimi bilanci in chiave FFP, il Milan ha inserito in questo esercizio le svalutazioni per circa 20 milioni di Bacca e Kalinic, ceduti dopo lo scorso 30 giugno. Il fondo infine "ha comunque garantito l'impegno a supportare finanziariamente le società del Gruppo Milan per un periodo non inferiore ai 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio", ovvero almeno fino ad ottobre 2019.