Nell'incontro fra arbitri e allenatori, il designatore Nicola Rizzoli ha fatto un bilancio sull'utilizzo della Var: "Non possono soddisfarmi 7 errori evitabili, dobbiamo lavorare per evitarli. Controllare al monitor 5-6 volte in più in un campionato è meglio che 5-6 volte in meno"
Nelle prime 120 partite di questo campionato sono 7 gli errori arbitrali legati all'uso della Var (uno in meno della scorsa stagione nello stesso periodo), 5 dei quali "perché non si è verificato al monitor l'episodio". E'
emerso nell'incontro fra arbitri e allenatori, in cui il designatore Nicola Rizzoli ha mostrato "tutti gli errori e le situazioni grigie". "Non possono soddisfarmi 7 errori evitabili, dobbiamo lavorare per evitarli. Controllare al monitor 5-6 volte in più in un campionato è meglio che 5-6 volte in meno", ha detto Rizzoli. Il designatore ha ricordato che "l'anno scorso si è passati da 5.78% errori a meno dell'1%. Il rischio è pensare di azzerare gli errori: la Var non deve rendere partite perfette ma eliminare quelli piu' importanti".
La seconda stagione con la Var si è aperta con un incremento delle ammonizioni per proteste. "Nelle prime 120 partite, c'è un +20% ammonizioni: 547, rispetto alle 454 dell'anno scorso, e buona parte sono per proteste - ha notato ancora Rizzoli -. Accerchiare l'arbitro in 3-4 vuol dire mettere pressione. L'arbitro sta in silenzio, chiede al capitano di allontanare gli altri, altrimenti uno viene ammonito". Il n.1 dell'Aia, Marcello Nicchi, ha chiesto attenzione ai comportamenti anche "in riferimento a ciò che accade ogni domenica sui campi più pericolosi. Se abbattiamo la tensione poi - ha concluso - potremo anche abbattere le barriere negli stadi".