La Roma vince, ma la serata del portiere è l'immagine del momento giallorosso in cui tutto sembra poter cambiare da un momento all'altro. Nel primo tempo regala il gol del vantaggio a Piatek, mostrando poca reattività dopo la papera; nella ripresa altro errore su un tiro di Lazovic, ma un fuorigioco individuato dal Var annulla il gol e lo salva, dando il via alla rimonta
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La Roma batte il Genoa 3-2, ritrovando la vittoria e il sorriso in una serata comunque difficile e per certi versi surreale. In un Olimpico che ha registrato il minimo storico di presenze e che nei primi minuti del match è rimasto in silenzio senza incitare la squadra, l’immagine dei giallorossi si riflette nella prestazione del portiere Robin Olsen. Dopo nemmeno 20', lo svedese regala il gol del vantaggio a Piatek: su una conclusione tutt’altro che irresistibile del connazionale Hiljemark, Olsen si lascia sfuggire il pallone che gli scappa sotto le gambe. La poca reattività spiana la strada all’attaccante del Genoa e Olsen resta lì come pietrificato: un episodio esemplificativo del momento che sta vivendo la squadra di Di Francesco. La Roma riuscirà poi a pareggiare due volte, ma un altro episodio segnerà – questa volta con un lieto fine – la serata dell’ex portiere del Copenaghen.
Olsen ringrazia il Var nel secondo tempo
Nel secondo tempo infatti, sul punteggio di 2-2, Olsen ci ricasca: altra papera, questa volta su un tiro di Lazovic, e Genoa di nuovo in vantaggio. Un errore che avrebbe potuto trasformarsi in un’autentica mazzata non solo per lui, ma per tutta la Roma: il Var, però, individua un fuorigioco ad inizio azione e annulla la rete. L’espressione di Olsen durante il check dice tutto: uno sguardo quasi perso nel vuoto, sperando che l’errore venga cancellato. Così accade e la Roma va avanti con Cristante: la partita gira a favore dei giallorossi, l’Olimpico dà qualche segno di vita: tutto cambia in pochi minuti. E per Di Francesco una vittoria che cancella – almeno per il momento – errori e malumori.