L'allenatore del Napoli è alle prese con una serie di considerazioni in vista delle partite contro Spal e Inter. I suoi due "insostituibili", Koulibaly e Insigne, sono infatti diffidati e rischierebbero di saltare la gara del Boxing Day. Una giornata di calcio che lui ha già avuto modo di sperimentare in Premier, e che può riservare anche qualche scherzetto
I titolarissimi, ormai, fanno parte del passato: Carlo Ancelotti ha dimostrato come un sano turnover scientifico possa garantire eccellenti risultati. Eppure, anche nelle sue rotazioni, c’è chi non è mai stato coinvolto: pilastri insostituibili, una colonna là dietro e un punto di riferimento davanti. Koulibaly e Insigne: nel Napoli che ad ogni partita cambia qualcosa sono loro due gli stakanovisti a cui Carletto sembra non poter rinunciare. Ecco perché essere costretto a rinunciarvi proprio nel big-match contro l’Inter sarebbe davvero una beffa.
Stakanovisti diffidati: Inter a rischio?
Il primo non si è perso un minuto finora: 16 gare su 16 dal primo al novantesimo per un totale di 1440’. Insigne ha saltato solo la gara contro l’Udinese – colpa di un affaticamento, di certo non scelta tattica – e “perso” qualche minuto qua e là. Tanto minutaggio, però, ha comportato anche un rischio più elevato di esporsi ai cartellini, e sono proprio quelli che adesso fanno riflettere Ancelotti. I quattro gialli accumulati sia da Koulibaly che da Insigne fanno di loro i diffidati eccellenti del Napoli, con la partita contro la Spal alle porte, prima di quella fondamentale – in ottica rincorsa al primo posto – contro l’Inter: significa che un ulteriore cartellino alla prossima li costringerebbe a vedere il big-match di Santo Stefano dalla tribuna.
Babbo Carletto conosce il Boxing Day
Fattori che un allenatore deve necessariamente considerare nel fare i suoi conti, anche quando ci si può vantare di essere l’unico allenatore della serie A, insieme a Mazzarri, a conoscere la magia (e le insidie) del famoso Boxing day, da quest’anno novità che allieterà anche le vacanze natalizie degli italiani. Due anni in Premier alla guida del Chelsea (2009-2011) gli hanno permesso di farsi un’idea del calcio a Natale, che non sempre porta regali. 26 dicembre 2009, i suoi Blues che a fine stagione vinceranno il titolo, frenano (0-0) contro il Birmingham; il 26 dicembre 2010, invece, cadono (3-1) nel derby di Londra contro l’Arsenal. Scherzetti di Natale, un altro fattore da considerare.
Termometro natalizio
Poi però ci sono anche le rivelazioni, le belle sorprese che non ti aspetti, come quel Milik capocannoniere della squadra con i suoi 8 gol in 14 gare (spesso spezzoni), già meglio dei bottini raccolti nelle sue prime stagioni italiane, quando si era fermato a 5 reti anche per colpa degli infortuni. Per un termometro, quello del polacco, che sale, c’è quello di Callejon, ad esempio, che scende. Ancora a secco, lo spagnolo ex-intoccabile che un anno fa di questi tempi contava già 5 gol all’attivo, rientra ora nelle rotazioni iniziando a conoscere la panchina. Chissà che nei piani di Ancelotti non sia lui la vera sorpresa natalizia.