Juve Samp, Var: giusto annullare il gol di Saponara, ma c'è un rigore di troppo

Serie A

Lorenzo Fontani

Tre interventi del Var durante Juventus-Sampdoria, anticipo dell'ultima giornata del campionato di Serie A: rigori per falli di mano (uno per parte) di Emre Can e Ferrari e un gol annullato al 92' a Saponara. Valeri era l'arbitro all'Allianz Stadium; Maresca il Var e Del Giovane l'Avar

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Dura lex, sed lex. Si potrebbe attingere al latino per spiegare l'annullamento del gol di Saponara. È la legge, anzi la regola del fuorigioco, che è bene ricordare nei suoi capisaldi:

1) non si può stare, per usare una metafora militare, "oltre le linee nemiche"
2) se ci si si sta, non si può partecipare al gioco
3) il fuorigioco si rileva sull'ultimo tocco di un compagno
4) se il pallone per ultimo lo gioca intenzionalmente un avversario i primi 3 punti non valgono

In mezzo a questi principi c'è una casistica infinita nella quale l'episodio dell'Allianz Stadium si colloca molto vicino a un estremo: quello del fuorigioco che si fatica a cogliere e anche a digerire, una volta che il Var ha mandato in fumo la bellezza e l'apparente regolarità del gol blucerchiato. Eppure, l'annullamento non fa una piega: sulla svirgolata di Perin arriva per primo Defrel: al momento del suo tocco (vedi punto 3, né conta che il pallone su quel tocco stesse andando da tutt'altra parte) Saponara è in fuorigioco. Il successivo tocco di Alex Sandro è chiaramente una deviazione e non una giocata intenzionale (vedi punto 4). Il resto è la naturale conseguenza.

È ancora caos falli di mano

Prima non era mancata l'ormai consueta dose di casi-var legati al fallo di mano (e la partita di Torino è stata solo l'inizio della fiera). Lascia molti dubbi soprattutto il rigore concesso alla Juve: il tocco di mano di Ferrari sembra davvero fortuito, Valeri però dal campo deve aver avuto la sensazione di un movimento del braccio verso il pallone, anche se "a chiudere" e non ad aprire come quello di Emre Can. Rigore più condivisibile, quello per la Samp, anche se non solare, visto che il tedesco salta per andare di testa verso il pallone, chiude gli occhi e allarga le braccia con un movimento pressoché inevitabile. Impossibile mettere d'accordo tutti, ma in attesa che l'Ifab faccia chiarezza modificando la regola (a partire dalla prossima stagione sparirà il termine "volontario") Rizzoli e la sua commissione avranno molto da lavorare durante la pausa: il responsabile degli arbitri ha smentito più volte di aver chiesto di rivedere automaticamente tutti i tocchi di mano, ma la sensazione è che sia passato tra i suoi arbitri proprio questo messaggio. Conseguenza: un numero tale di "on field review" che alla lunga ha reso quasi impossibile trovare un'uniformità.