Neanche l'attaccante polacco è riuscito a rispettare le attese nei mesi di permanenza in rossonero. Per il Milan sembra non avere fine la maledizione della numero 9: dal post Inzaghi in poi nove giocatori hanno vestito quella maglia, ma nessuno di loro ha convinto
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Si chiude, dopo appena un anno e una settimana, l’esperienza di Piatek al Milan. Prelevato dal Genoa nella passata sessione invernale di mercato, il 23 gennaio 2019, lascia il club rossonero con 41 presenze e 16 gol tra campionato e Coppa Italia. Proprio in Coppa Italia, contro il Torino, la sua ultima deludente apparizione, sostituito al 65’ da Ibrahimovic. Un’immagine che rende l’idea del passaggio di consegne che c’è stato al centro dell’attacco del Milan, in questo mercato invernale
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Considerando solo il campionato, sono 36 le partite giocate in rossonero dal polacco, 18 nella seconda metà del campionato scorso e 18 nella prima parte di quello in corso. Molto diverso, però, il rendimento: 9 reti in 18 partite da gennaio a maggio (stagione 2018/19), 4 reti in 18 partite da agosto a gennaio (stagione 2019/20). Un altro numero 9 rossonero che ha tradito le attese
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PIATEK: un gol ogni 269 minuti (con la maglia numero 9)
Il peso della maglia numero 9 rossonera, da Inzaghi in poi, ha schiacciato infatti tantissimi attaccanti (9) approdati al Milan. Sarà un caso, ma quando davanti al 9 c’era un 1, la maglia di Piatek pesava meno: al suo arrivo, infatti, la 9 era occupata da Higuain (ceduto praticamente nelle stesse ore al Chelsea) e il polacco scelse il 19, con cui fece registrare la media in campionato di un gol ogni due partite (180’), con ben 2 reti in 3 gare di Coppa Italia. In questa stagione, invece, con la maglia numero 9, ha chiuso con un gol ogni 269’ giocati. La media generale (un gol ogni 186 minuti) è influenzata molto dall’ottima prima parte della sua esperienza rossonera
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Curiosità: neanche in nazionale Piatek indossa la “9”. Nella Polonia, la responsabilità di quella maglia spetta a Lewandowski, e Piatek conserva una media di tutto rispetto: 5 gol in 10 presenze (di cui solo una senza essere sostituito o partire dalla panchina). In tutto fanno 563’ giocati in nazionale, quindi un gol ogni 113’ circa
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INZAGHI: un gol ogni 144 minuti
La "maledizione" del 9 inizia, come detto, con il post-Inzaghi. Nessuno come Superpippo, che arrivato al Milan nell'estate del 2001 e rimasto in rossonero per ben 11 stagioni, ha segnato 126 gol in 300 presenze. Di questi, alcuni straordinariamente importanti, come la doppietta in finale di Champions contro il Liverpool
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PATO: un gol ogni 171 minuti (con la maglia numero 9)
Il giorno dopo l'addio al calcio di Inzaghi, contro il Novara (con gol naturalmente), la maglia numero 9 viene ereditata da Alexandre Pato, reduce già da 5 stagioni in rossonero con la numero 7 in cui il brasiliano fa scintille, prima dell'inesorabile crollo a causa dei tanti infortuni: un gol ogni 155 minuti con la 7, uno ogni 171 con la 9: queste ultime frutto di 2 reti in sei mesi, poi l'addio
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MATRI: un gol ogni 933 minuti
Il 30 agosto 2013 il Milan ufficializza l'acquisto e il ritorno di Alessandro Matri, già protagonista di 71 minuti in A con la maglia rossonera da giovane. Questa volta ritorna a Milanello da giocatore più maturo e con la 9 sulle spalle: neanche lui, però, riesce a cambiare la rotta. Quella contro il Parma resta l'unica rete, per la peggiore media gol dell'era post Inzaghi
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FERNANDO TORRES: un gol ogni 592 minuti
L'esperienza bis di Matri dura appena sei mesi. L'estate successiva il Milan piazza, con qualche anno di ritardo, il colpo Fernando Torres. Lo spagnolo alla prima da titolare fa subito gol a Empoli e riempie di speranze i tifosi rossoneri. Quel colpo di testa, però, resta la sua unica firma in maglia rossonera prima del lento oblio. Anche El Nino conclude la sua avventura italiana a gennaio, con il passaggio all'Atletico Madrid
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DESTRO: un gol ogni 281 minuti
Il successivo 9 il Milan lo compra proprio a gennaio. Si tratta di Mattia Destro, reduce da un'esperienza di alti e bassi con la Roma. Anche l'attaccante marchigiano trova il suo primo centro contro l'Empoli, ma i sei mesi in rossonero non bastano a convincere la dirigenza a riscattarlo. Segna un'altra volta con la Fiorentina e poi contro gli ex giallorossi, terminando l'esperienza al Milan con una rete ogni 281 minuti
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LUIZ ADRIANO: un gol ogni 271 minuti
A giugno il club rossonero decide di guardare all'estero e affida la maglia numero 9 al brasiliano, che resta un anno e mezzo, trovando la via della rete in appena 6 occasioni: un'altra delusione per la formazione rossonera
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LAPADULA: un gol ogni 170 minuti
I tanti gol realizzati in Serie B portano il Milan, nella stagione successiva, a puntare su di lui. Questi numeri, tuttavia, non vengono confermati nell'unica stagione disputata in rossonera, nel 2016-17: 8 gol in 29 presenze, per una media di una rete ogni 170 minuti. Statistica non esaltante, ma che al momento resta la migliore dopo l'addio di Inzaghi
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ANDRE' SILVA: un gol ogni 202 minuti
In Portogallo sono tutti convinti delle sue qualità e il Milan decide di investire 40 milioni per l'attaccante che gode anche della stima di Cristiano Ronaldo. Le grandi aspettative, però, vengono anche in quest'occasione ampiamente deluse. Il 23enne riesce a lasciare il segno con continuità solo in Europa League, mentre in campionato trova appena due reti
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HIGUAIN: un gol ogni 230 minuti
Il Milan sembrava aver finalmente risolto il problema con l'arrivo del Pipita, reduce da 111 gol in A con Napoli e Juve, e invece neanche l'argentino è riuscito a far meglio dei suoi predecessori: 6 reti in campionato, a cui aggiungere 2 centri in coppa: media parecchio deludente, prima dell'addio anticipato
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In questi anni, poi, ci sono stati anche loro due: Bacca da una parte e Kalinic dall'altra. Due classici numeri 9 ma che, in rossonero, hanno deciso di indossare un numero di maglia diverso. Il colombiano (maglia numero 70) ha chiuso il suo biennio italiano con un gol ogni 174 minuti, mentre l'ex viola (maglia numero 7) in una stagione ha realizzato una rete ogni 327 minuti