Messaggio di solidarietà del capitano della Juventus nei confronti del difensore del Bahrain, arrestato in Thailandia. La vicenda ebbe inizio nel 2012 quando Al-Araibi fu accusato di aver partecipato ad alcune sommosse l'anno precedente
"Spero in una rapida soluzione in modo che Hakeem Al-Araibi possa tornare a casa in Australia". Giorgio Chiellini si unisce, con un tweet, alla mobilitazione per la liberazione del difensore del Bahrain, in carcere da oltre un mese in Thailandia nell'attesa che il Tribunale di Bangkok si pronunci sull'estradizione. Al-Araibi, dopo essere stato arrestato nel novembre 2012 in Bahrain con l'accusa di aver partecipato ad alcune sommosse nel 2011, pur essendo impegnato in un match in Qatar. All'epoca decise di scappare in Australia, dove gli fu riconosciuto il diritto di asilo. Nel 2018, durante il suo viaggio di nozze in Thailandia, al-Araibi è stato arrestato all'aeroporto di Bangkok dall'Interpol su richiesta del Bahrain. In questi giorni, il governo australiano sta rinnovando le richieste per il rilascio di Al-Araibi, che deve affrontare altri due mesi di reclusione. Il ministro degli esteri australiano Marise Payne ha dichiarato che "Il governo australiano ribadisce il suo appello al governo thailandese affinché rilasci Hakeem al-Araibi in Australia. Entrambi i governi sono consapevoli dell’importanza di questa questione per il governo australiano e per il popolo australiano”. All’udienza di lunedì, Al-Araibi è stato portato in tribunale a piedi nudi, in abiti carcerari, con le gambe incatenate.