Perché l'arbitro Abisso non revoca il rigore della Fiorentina concesso in pieno recupero per un presunto fallo di mano di D'Ambrosio? Ignorato anche un fallo di Chiesa sullo stesso difensore nerazzurro un attimo prima del penalty. Analizziamo tutti gli episodi della partita del Franchi
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Perché Abisso - richiamato dal Var Fabbri per la terza volta nella partita a rivedere le immagini a bordocampo - non revoca il rigore appena concesso in pieno recupero alla Fiorentina per un presunto mani di D'Ambrosio? Visto e rivisto, il tocco del difensore interista sembra proprio di petto, ma evidentemente - soprattutto gurdando il replay laterale - Abisso non riesce a convincersi al 100% che non ci sia un tocco di mano, o anche di mano: non trova insomma gli estremi di quell'errore "chiaro ed evidente" necessari a correggere la scelta del campo.
Condizionato dagli episodi precedenti, entrambi a sfavore della Fiorentina?
Impossibile dirlo, anzi pensarlo. Peraltro in entrambi i casi le scelte erano state condivisibili. Giusto rivedere il mani di Edimilson e concedere il rigore: lo svizzero viene scomposto dal contrasto aereo, ma il braccio è alto e il pallone arriva da lontano, difficile scagionarlo.
Così come è evidente il fallo di Muriel su D'Ambrosio in occasione del gol di Biraghi. Togliere il rigore del 3-3 alla Fiorentina dunque sarebbe stato solo il terzo proveddimento corretto: anche - se non soprattutto - perché il contatto incriminato è immediatamente preceduto da questo scontro tra Chiesa e D'Ambrosio stessi, che - se rivisto e punito - avrebbe tolto ogni discussione sul rigore.
Inutile - infine - sindacare sui sospetti fuorigioco in occasione del gol di Simeone e di Vecino. Ormai la tecnologia 3d per questi casi è vicina alla perfezione. Almeno su quello, ci si può impegnare a fidarsi.
Il fallo di mano di Edimilson
Il fallo di Muriel su D'Ambrosio