Va ai nerazzurri di Spalletti uno spettacolare derby vinto 3-2, successo che vale il sorpasso al 3° posto in classifica su Gattuso. Dopo l'1-0 di Vecino in avvio, nella ripresa succede di tutto: De Vrij raddoppia prima del guizzo di Bakayoko, Lautaro Martinez segna su rigore e vanifica il tap-in di Musacchio. Tensione sulla panchina rossonera tra Kessié e Biglia, decisivi nel finale i salvataggi di Handanovic e D'Ambrosio. Milan sconfitto dopo 10 gare utili, l'Inter si rialza nell'incrocio che vale la Champions
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MILAN-INTER 2-3
3' Vecino (I), 51' De Vrij (I), 57' Bakayoko (M), 67' rig. Lautaro (I), 71' Musacchio (M)
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez (58' Cutrone); Kessié (69' Conti), Bakayoko, Paquetá (46' Castillejo); Suso, Piatek, Calhanoglu. All. Gattuso
INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Gagliardini, Brozovic (73' Borja Valero), Vecino (92' Ranocchia); Politano (83' Candreva), Lautaro Martinez, Perisic. All. Spalletti
Ammoniti: Brozovic (I), Rodriguez (M), Romagnoli (M), Vecino (I), Suso (M), Conti (M), Gagliardini (I)
Momento decisamente diverso per Spalletti, eliminato dall’Eintracht Francoforte in Europa League e obbligato a trovare la scossa nel derby. In ritardo di una lunghezza dal Milan che occupa il 3° posto, i nerazzurri hanno ritrovato i tre punti nell’ultimo turno (2-0 alla Spal) ma difettano di continuità nei risultati
Reduce da 5 vittorie di fila, striscia esaltante che recita addirittura 10 gare utili consecutive, Gattuso pretende la definitiva prova di maturità dalla sua squadra. Il 3° posto a quota 51 punti celebra due fattori recenti tra i rossoneri: la solidità difensiva (solo 4 reti concesse in 10 turni) e la verve realizzativa di Piatek, 8 gol segnati in 9 incontri complessivi dal suo avvento al Diavolo
Jeremy Menez e Antonio Candreva: sono loro gli ultimi esordienti, rispettivamente di Milan e Inter, ad aver trovato un gol nel derby di Milano
Quello di stasera sarà il derby numero 170 nel massimo campionato: i rossoneri non battono l'Inter dal 3-0 del gennaio 2016
Derby spettacolare a San Siro, 3-2 finale per l’Inter che si rialza e ritrova tutte le sue certezze. Dopo l’eliminazione in Europa League per mano dell’Eintracht Francoforte, i nerazzurri superano il Milan in una sfida avvincente con la Champions League sullo sfondo. Succede di tutto in un match da record per incassi (5,8 milioni di euro) nella storia dei rossoneri e della Serie A, incontro che premia la squadra di Spalletti per intensità e aggressività. Cinque gol, 7 ammoniti e una coda nervosa per il Diavolo: clamorosa la lite in panchina tra Kessié e Biglia. Convertita in 'giallo' l’espulsione di Conti, dopo un fallo su Lautaro Martinez grazie all’intervento del Var. E prima del fischio finale sono Handanovic e D’Ambrosio a blindare i tre punti per l’Inter che scavalca gli avversari al 3° posto. Salvataggi miracolosi e reti pesanti come quelle di Vecino, De Vrij e Lautaro su rigore, firme che vanificano i guizzi di Bakayoko e Musacchio per un Milan sconfitto dopo 5 vittorie di fila e 10 gare utili consecutive. La corsa alla prossima Champions League resta più aperta che mai, soprattutto dopo un derby esaltante che certifica il valore di due pretendenti all’Europa.
Derby e spettacolo: l'Inter supera 3-2 il Milan
Rispetto allo scorso 21 ottobre, data del confronto d’andata, cambiano i '9' designati: addio a Higuain da una parte, sosta obbligata per l’allora decisivo Icardi dall’altra. Parecchio è cambiato nelle stagioni di Gattuso e Spalletti, entrambi sulla strada della Champions ma dalle parentesi agli antipodi: parlano i numeri per Rino (5 vittorie di fila e imbattuto da 10 turni), lui che inevitabilmente insiste sul 4-3-3 dalle pedine insostituibili. Caccia alla scossa e al sorpasso in classifica per Luciano privo soprattutto di Maurito e Nainggolan, assenze colmate rispetto alla formazione incerottata ed eliminata dall’Eintracht in Europa League. A stravolgere le previsioni della vigilia bastano tre minuti di gioco, il tempo necessario a Vecino per finalizzare l’azione sull’asse Perisic-Lautaro: facile il tap-in dell’uruguayano che sblocca subito il derby. Un primo tempo votato all’aggressività da parte dell’Inter, approccio che guasta trame e costruzioni avversarie: Paquetá impegna dalla distanza Handanovic, lo stesso brasiliano ci prova anche di testa senza trovare la porta mentre è Calhanoglu a testare i riflessi del capitano nerazzurro con una botta dal limite dell’area. I nerazzurri incassano e sfiorano il raddoppio nuovamente con Vecino, impreciso col piattone sull’invito di Perisic. Ed è pure Skriniar, di testa, a spaventare Donnarumma pochi minuti prima dell’intervallo. Avvio di ripresa che ricalca i primi 45 minuti nonostante l’ingresso di Castillejo: dagli sviluppi di palla inattiva è di De Vrij, protagonista in negativo in Europa League, il colpo di testa che vale il raddoppio su cross di Politano. Rossoneri che tornano in partita una manciata di minuti più tardi con Bakayoko, gol-fotocopia all’olandese che precede l’ingresso di Cutrone. Milan a trazione anteriore ma al 56’ il contatto in area tra Castillejo e Politano vale il 3-1 nerazzurro, rigore trasformato da Lautaro Martinez. Girandola di emozioni che dall’altra parte produce il tap-in di Musacchio, derby infinito dalla coda nervosa: Kessié e Biglia litigano in panchina costringendo i compagni a dividerli, Conti si vede invece sventolare un cartellino rosso poi convertito in giallo dall’intervento del Var. E nel recupero Handanovic e D’Ambrosio s’immolano per regalare il derby ad un’Inter ritrovata.