
La sostituzione, qualche parola di troppo e poi la lite. Kessié contro Biglia, in quel faccia a faccia che per Gattuso è "la sconfitta più grande". Ultimo di quattro casi nel mondo milanista: in passato ne fu protagonista lo stesso allenatore rossonero, ma anche Ibra in quel famoso scontro da far west con l'americano Onyewu
LITI MILAN, I VIDEO DEI PRECEDENTI
KESSIÈ-BIGLIA: LO SCONTRO E POI LA PACE

La sostituzione, qualche parola di troppo e poi la lite. Kessié contro Biglia, in quel faccia a faccia che per Gattuso è "la sconfitta più grande". Ultimo di quattro casi nel mondo milanista: in passato ne fu protagonista lo stesso allenatore rossonero, ma anche Ibra in quel famoso scontro da far west con l'americano Onyewu

Riavvolgendo il nastro al derby della domenica sera, è il minuto numero 69 quando Gattuso richiama in panchina un suo fedelissimo come Kessié. L'ivoriano, spostato momentaneamente sulla corsia di destra, abbandona il campo scuro in volto per far spazio a un terzino di ruolo come Conti.

Il numero 79 rossonero esce, ma non a centrocampo, manca il 'cinque' col compagno di squadra e si toglie la maglietta prima di sedersi in panchina. In quel momento arriva il rimprovero di Biglia, e il battibecco tra i due, feroce. Poi ricomposto nel post partita.

Il precedente più recente in casa Milan ha come protagonista lo stesso Gattuso, sempre in un derby, ma del 2009, vinto sonoramente 4-0 dall'Inter. Dopo il vantaggio di Thiago Motta, il raddoppio nerazzurro arriva per questo fallo da rigore di Gattuso su Eto'o, poi trasformato da Milito. Rizzoli indica il dischetto e grazia l'8 del Milan sventolandogli in faccia solo un cartellino giallo.

Pochi minuti dopo Gattuso chiede il cambio per un problema fisico. Il gesto verso la panchina è eloquente ma la sostituzione tarda ad arrivare.

Il prescelto di Leonardo, nella sua stagione da allenatore rossonero, è Seedorf; che però non è ancora pronto ad entrare. Mancano maglietta, calzettoni e scarpe.

A quel punto Gattuso, già visibilmente irritato per la mancata prontezza del cambio, rientra in campo e stende Sneijder a centrocampo.

Decisione inevitabile: doppia ammonizione e rosso. Di lì a poco Maicon farà 3-0. Poi Stankovic calerà il poker nella ripresa.

Subito dopo l'espulsione Gattuso diventa una furia, e inveisce contro la panchina.

Nel mirino sia Leonardo che il compagno di squadra. Non la prima lite con protagonista l'olandese.

È infatti il settembre del 2006 quando, in un Livorno-Milan, va in scena un duro faccia a faccia tra Seedorf e Ancelotti, anche questo immortalato dalla tv. Dalla panchina l'allenatore, oggi del Napoli, richiama i suoi, e soprattutto il numero 10: "Siete troppo lenti".

L'olandese, stizzito, risponde per le rime: "Invece di urlare venite a aiutarci voi che siete in panchina", con annesso lancio di bottiglietta dalle parti del tecnico rossonero. Uno scambio di battute al veleno, con Ancelotti a ribadire la sua leadership: io sono l'allenatore e io decido.

A fine partita tutto si ricomporrà: "Quella fra me e Seedorf è stata una discussione sul campo, la questione finisce qui" - disse proprio Ancelotti. E Clarence: "Io e Ancelotti ci siamo dati la mano alla fine. Io mi sono sfogato in quel momento, lui si è sfogato; non ci sono problemi". E pace fatta.

Ma la lite più pesante in casa Milan, autentica rissa anche se non ripresa dalle telecamere, fu certamente quella tra Ibrahimovic e l'americano Onyewu del 2010. Due armadi di quasi cento chili e quasi due metri d'altezza che si scontrarono in allenamento.

La dinamica la raccontò lo stesso Gattuso a Sky: "Ci fu un intervento duro in allenamento, poi io ho avuto la brillante idea di andare a dividerli. E ho preso uno schiaffo da una parte e uno dall’altra, sono stati 25 minuti a terra a menarsi".

Dai racconti contenuti nell'autobiografia dello stesso Zlatan, la rissa fu caratterizzata da colpi proibiti durante la partitella, poi sfociati in autentici pugni, calci e ginocchiate, una delle quali ruppe una costola all’attaccante. "Mi hanno fermato i compagni di squadra, credo sia stata una buona cosa" - la sentenza di Zlatan.

"Ma la cosa più strana è successa dopo - continuava sempre lo svedese nel suo libro -, Onyewu ha iniziato a pregare Dio con le lacrime agli occhi facendosi il segno della croce. Sono diventato ancora più furioso, sembrava una provocazione". Vero, roba che Kessié-Biglia, al confronto, è una semplice scaramuccia.