Marchisio: "Juve, niente rimpianti. Ho rifiutato due volte il Milan"

Serie A

Il centrocampista oggi allo Zenit si racconta alla Gazzetta dello Sport: "Non è stato facile lasciare i bianconeri, ma non avrei retto un altro anno come l'ultimo. Allegri? Dopo l'infortunio non mi vedeva più come prima"

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La sua avventura alla Juventus è finita la scorso agosto: risoluzione consensuale con il club dove calcisticamente è nato e cresciuto e che porterà per sempre nel cuore. Una seconda pelle bianconera, quella di Claudio Marchisio. “L'avventura era al capolinea, ma il mercato stava chiudendo e pensavo che sarei rimasto. La società ha deciso di rescindere, per me non è stato facile però avevo voglia di cambiare. la Juve è stata più di due terzi della mia vita: ero un bambino, non immaginavo nemmeno che fosse possibile realizzare un sogno così. È stata una splendida avventura”, le sue parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport. “Con il senno di poi si potrebbe dire: ci sono stati tanti infortuni a centrocampo, magari avrei avuto spazio. Ma sarebbe stato sbagliato rimanere, non avrei retto un altro anno come l' ultimo. Dopo il brutto infortunio al ginocchio del 2016 non ho avuto altri problemi fisici. Speravo in qualche possibilità in più, ma ho sempre messo il gruppo davanti al singolo”, ha proseguito il centrocampista oggi allo Zenit.

"Allegri? Dopo l’infortunio qualcosa è cambiato"

“Io ho dato tanto ma anche la Juve mi ha dato tanto. Non ho rimpianti. Nel calcio, come nel lavoro e in amore, ci sono tanti modi per chiudere le storie. Alla fine mi considero fortunato per ciò che ho avuto. Ho perso due finali di Champions e un Europeo, ma sono felice di aver vinto 7 scudetti”, ha affermato Marchisio. “Nel rapporto con Allegri qualcosa si era rotto? Non abbiamo mai litigato, però dopo l'infortunio aveva altre priorità e non mi vedeva più come prima. Io gli chiesi fiducia e continuità, ma lui ha fatto altre scelte”. Proprio Allegri che in passato lo voleva al Milan, destinazione però rifiutata da Marchisio: “È successo due volte, una con Allegri e l'altra con Montella. Mi sono sempre arrivate tante offerte sia dall'estero che dall'Italia, per me la squadra importante oltre alla Juve è sempre stata il Milan. Però non sarei mai andato in un altro club italiano”, ha dichiarato Marchisio.

La scelta Zenit

Fine dell’avventura con la Juve e addio anche all’Italia, Marchisio spiega perché ha scelto lo Zenit: “Mi hanno convinto il progetto e la possibilità di giocare le coppe. Avevo avuto offerte dagli Stati Uniti e dal Giappone. Confesso – prosegue Marchisio – di aver avuto qualche tentennamento, più che altro per mia moglie e i miei figli, ma ogni cambiamento offre stimoli e opportunità e io voglio trasmettere al club la mia voglia di vincere. Lo Zenit può tornare a vincere il campionato: è strutturato come un top club europeo, anche se il calcio russo è completamente diverso”. Chiusura dedicata ancora ai suoi anni in bianconero: “Berlino o Cardiff il rimpianto più grande? Tutte e due. Per la storia della Juve e di quel gruppo. Dentro di noi sentivamo che prima o poi la Champions sarebbe arrivata. Per il bene che voglio al club e ai ragazzi, auguro a tutti di vincere quest' anno. Sarebbe il modo migliore per chiudere un ciclo. Io sarò sempre juventino”, ha concluso Marchisio.