San Siro, Sala avvisa Inter e Milan: "Serve chiarezza. Demolizione? Meglio ristrutturarlo"

Serie A

Dopo le voci circa una sua possibile demolizione, il sindaco di Milan interviene ai microfoni di Sky Sport sulla questione stadio di Milano, che inizia a preoccupare anche il Cio in vista della cerimonia d'apertura dei Giochi 2026 che si dovrebbe tenere proprio al Meazza. Sala avverte le due società calcistiche: "Devono dirci cosa vogliono fare. Demolizione? Prima serve la proprietà. Io preferirei una ristrutturazione"

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La questione San Siro continua ad animare il dibattito milanese, tra l'ipotesi di costruire uno stadio nuovo e quella di ristrutturare un impianto storico. Ne parliano in questa giornata a Sky Sport 24, con un'edizione interamente dedicata, alle 19. Di seguito un passaggio dell’intervista esclusiva al Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che stasera andrà in onda in versione integrale.

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Non è stato buttato giù neppure un frammento di cemento di San Siro che si è sollevato un polverone, arrivato sino ai vertici del CIO in ottica candidatura Milano-Cortina. Ecco perché il sindaco Sala chiede chiarezza a Milan e Inter: "È il momento che le squadre facciano chiarezza per lo meno a livello comunicativo, altrimenti in questo momento sembra sia il sindaco che vuole abbattere San Siro. Proprio no, anzi: io vorrei che fosse ristrutturato. Li sto invitando a mettersi di fronte ai mezzi di comunicazione e dire loro come la pensano". L'appello a Milan e Inter - intenzionate, secondo indiscrezioni, a costruire un nuovo stadio a Milano - arriva dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ne ha parlato con i cronisti oggi a margine di una conferenza stampa a Palazzo Marino. "Se le squadre hanno un'idea diversa" rispetto alla ristrutturazione "vengano da me a portare un progetto" aggiunge Sala. Un certo malumore dunque, da parte del primo cittadino, per quanto riguarda la gestione comunicativa della vicenda: "Li ho chiamati dicendo: 'Io mi sto prendendo per voi, anche attraverso i social, una valanga di insulti, ma guardate che non sono io il regista dell'operazione'". "Nel mio ruolo - constata - c'è anche da fare da cuscinetto su alcune polemiche, sono abituato e non mi spaventa, però in questo momento ho segnalato loro che sono io che ne sto risentendo da parte dei tifosi delle due squadre". Nel merito il sindaco precisa: "Non pongo ultimatum perché non è un'operazione semplice" e "non abbiamo ancora un appuntamento". Tuttavia rimangono fermi "due vincoli: che si rimanga sulla funzione d'uso attuale, anzi che la si allarghi, e che la proprietà rimanga del Comune".