Vincenzo Montella, che ha preso il posto di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina, si presenta in conferenza stampa: "Mi hanno convinto i Della Valle e il direttore Corvino, non facciamo parallelismi con la mia precedente esperienza, ora nuovo ciclo"
"Già due volte ho preso squadra in corsa ed è un gran bagaglio. Magari commetterò meno errori. Lo staff l'ho già in mente, a breve lo ufficializzeremo ma di solito lavoro sempre con i soliti collaboratori".
"Ho sentito Diego Della Valle e Cognigni, purtroppo non Andrea perché era in volo per la Cina. Però vorrei parlare di calcio nelle prossime conferenze stampa. So che è una curiosità lecita e rispondo, ma ripensando al passato ricordo che dovevo sempre giustificare qualsiasi cosa succedesse con il presidente. Ho interlocutori fissi con la società, poi certo che parlo anche con la proprietà che è sempre stata partecipe. Vi chiedo il piacere di non chiedermi in futuro chi ho sentito o meno. Per dire, da ieri mia moglie ancora non l'ho sentita".
"Messaggio sulla dimensione della Fiorentina quando andai via? Le cose vanno sempre contestualizzate. Ho detto quello che ho detto perché volevo vincere le ultime cinque partite. Quando una squadra è ferita ti dà meno, e non avremmo vinto le ultime cinque rimanendo fuori dall'Europa League. Ho fatto la mia scelta, quella di difendere i giocatori che erano dispiaciuti da questo. L'allenatore a volte è un capro espiatorio. Mi sono preso la responsabilità per il bene della Fiorentina, quello era il senso della mia esternazione".
"Chiesa giocatore straordinario, ogni allenatore lo vorrebbe perché ha fame e voglia calcistica che palesa in ogni allenamento e partita".
"Bisogna trovarsi d'accordo, se qualcuno ritiene che a fine ciclo l'allenatore non abbia energie per andare avanti, serve essere chiari. Anche sull'obiettivo tecnico e sulle reali possibilità".
"Mi baso sui giocatori che ho. Per plasmarne alcuni ho bisogno di tempo, altri non riesci neanche. Le mie riflessioni le sto facendo. Al di là della finale non abbiamo tempo per pagare dazio con eventuali stravolgimenti".
"Vengo da due esperienze bellissime ma anche nelle difficoltà abbiamo ottenuto risultati importanti. Anche a Siviglia. Ho voglia di misurarmi sul campo, incidere e talvolta alcune domande non proprio carine. Non questa ma alcune che mettono sempre in evidenza le cose negative. Ho voglia di allenare".
"Quando arrivai non c'era un solo giocatore in ritiro. Poi è venuta fuori la squadra che era. Che situazione è questa... fino a Natale la squadra era vicina al quarto posto, sta faticando nel girone di ritorno. Ci sono ragazzi giovani, bravi e sensibili che hanno bisogno di sostegno perché possono smarrirsi nelle difficoltà. Hanno dimostrato di poter dare soddisfazioni".
"Ho qualche capello bianco in più. Le esperienze mi hanno migliorato, anche quelle negative. Impazzisco a fare questo lavoro e vedere i giocatori che possono migliorare. Sono stato bene anche a casa ma appena mi ha contattato la Fiorentina non abbiamo neanche parlato di cifre".
"C'è stata programmazione in questi anni: è la squadra più giovane d'Europa e ci si può lavorare per incidere. Vogliamo fare il massimo. Ho accettato perché amo questa professione e non è vero che non avevo alternative. Alessandro Lucci mi ha portato molte proposte, anche italiane, che non mi convincevano. Sono arrivato alla Fiorentina perché ho parlato tre ore con Corvino di calcio. Questa è la passione che mi ha fatto scegliere la Fiorentina, e una piccola parte me l'ha data anche la città".
L’incontro con la squadra? Sono stato molto veloce, è stata una giornata particolare per loro dopo un cambio di allenatore. Il momento di adattamento è finito oggi: da domani voglio vedere giocatori che vogliono determinare. Bisogna guardare avanti con forza e convinzione. Al di là dell’aspetto tecnico, perché penso di conoscere questi giocatori (ho visto tante volte i giocatori della Fiorentina). Mi interessa però vedere energia e voglia di determinare, pensare alle cose positive e non alle cose negative. E questo vale per tutto l’ambiente. Se riusciamo a farlo presto ci sta che questa annata particolare possa diventare storica per la Fiorentina”.
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