La Juve ha vinto il primo dei suoi otto scudetti consecutivi nella stagione 2011-12. Da allora, solo pochi giocatori sono rimasti in bianconero e hanno trionfato anche nel campionato attuale. Ma i campioni di oggi, cosa facevano allora? Ecco quale fase della carriera stava attraversando in quella stagione ogni elemento della rosa di Allegri, a partire proprio dall'allenatore
La Juve ha vinto il primo dei suoi otto scudetti consecutivi nella stagione 2011-12. Da allora, solo pochi giocatori sono rimasti in bianconero e hanno trionfato anche nel campionato attuale. Ma i campioni di oggi, cosa facevano allora? Ecco quale fase della carriera stava attraversando in quella stagione ogni elemento della rosa di Allegri, a partire proprio dall'allenatore che, all'epoca, guidava il Milan di un certo Ibrahimovic. Non riuscì a centrare il bis dopo il successo dell'anno prima perché fu proprio la Juve a strappargli lo scudetto
Andiamo tra i pali, dove c'è Wojciech Szczesny. Il polacco nel 2011-12 era all’Arsenal, dove stava disputando la sua prima stagione da titolare
Percorso diverso, invece, per Mattia Perin. Il 26enne, all'epoca, stava mettendo in risalto le sue qualità, con la prima stagione da "grande" in prestito al Padova
Passiamo alla difesa, dove cominciava a sviluppare il suo talento anche Joao Cancelo. Il terzino giocava nelle giovanili del Benfica e collezionava le prime qualificazioni con la squadra "B" delle Aquile
Giocava in terra lusitana anche Alex Sandro, alla prima esperienza con la maglia del Porto dopo le avventure in patria con Atletico Paranaense e Santos
Sorriso e maglia juventina. Mentre i grandi avviano il loro ciclo vincente, Daniele Rugani si preparava al suo primo passaggio in bianconero, ma nella Primavera. Il difensore, prima di tornare all'Empoli, riuscirà nel 2013 a vincere la Coppa Italia Primavera (con allenatore Marco Baroni, oggi al Frosinone)
In quella forte Primavera giocava anche Leonardo Spinazzola, nominato miglior giocatore del Viareggio vinto dai baby bianconeri ai danni della Roma. Il terzino realizzò la rete decisiva in semifinale (fonte foto LaStampa)
Mentre Spinazzola iniziava a collezionare trofei, De Sciglio registrava il suo debutto in Champions e in Serie A. L'esordio europeo avvenne il 28 settembre 2011 contro il Viktoria Plzen, quello in campionato qualche mese più tardi in casa del Chievo
Ci trasferiamo a centrocampo dove, all'epoca, Miralem Pjanic si apprestava a chiudere la sua ultima stagione a Lione. Dopo aver incantato in Europa, nell'estate del 2011 approdò in Italia alla Roma
Emre Can, invece, era un giovane mediano in rampa di lancio. In quella stagione trovò il suo debutto in prima squadra con il Bayern Monaco, esperienza poi chiusa con 7 gettoni complessivi
Rodrigo Bentancur era ancora un giovane 15enne e continuava a crescere tra le fila del vivaio del Boca Juniors. Avrebbe poi esordito da professionista due stagioni dopo
Blaise Matuidi, nell'anno in cui la Juve costruiva la vittoria del suo primo scudetto di questo ciclo, aveva appena firmato con il Psg. Il centrocampista fu messo sotto contratto da Leonardo, insieme a un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Jeremy Menez
Sami Khedira, in quella stagione, aveva già un'ampia esperienza alle spalle ed era compagno di Cristiano Ronaldo al Real Madrid. I due insieme vinsero la Liga
CR7 era al Real Madrid, ma oltre alla vittoria del campionato non riuscì a ritagliarsi le stesse soddisfazioni con la maglia della Nazionale. A poche settimane dalla vittoria dello scudetto bianconero, il portoghese fu eliminato ai rigori nella semifinale di Euro 2012 per mano della Spagna. Ronaldo non riuscì neanche a partecipare alla lotteria, perché la serie non arrivò al quinto penalty che toccava all'attaccante
Qualche capello in più e un vistoso apparecchio ai denti. Mentre la Juve si apprestava a festeggiare lo scudetto, Douglas Costa continuava a maturare con la maglia dello Shakhtar Donetsk, togliendosi qualche soddisfazione anche in Champions League
Coltivava il suo talento anche un giovane Federico Bernardeschi che, all'epoca, militava nella Primavera della Fiorentina (fonte foto ilsitodifirenze.it)
Juan Cuadrado, nella stagione 2011-12, mostrava al pubblico italiano i suoi primi balletti. E lo faceva con la maglia del Lecce, in prestito dall'Udinese, ma i suoi 3 gol e 2 assist in campionato non bastarono ai salentini per conquistare la salvezza
Paulo Dybala, mentre la Juve avviava il suo ciclo vincente, viveva la prima stagione da protagonista con la maglia dell'Instituto de Cordoba. I suoi gol e le sue giocate fecero innamorare Zamparini che lo portò al Palermo nell'estate successiva
Mario Mandzukic si apprestava a trascorrere la sua ultima stagione con la maglia del Wolfsburg. Dopo 20 gol in un biennio lasciò i Lupi nell'estate successiva, trasferendosi al Bayern Monaco
Un giovanissimo Moise Kean, appena 12enne, dopo aver mosso i primi passi con l'Asti e il Torino si apprestava a disputare la sua prima stagione nelle giovanili della Juve (fonte foto Gazzetta.it)
Dei protagonisti che hanno aperto il magico ciclo bianconero nella stagione 2011-12, solo in quattro hanno trionfato anche nel campionato attuale. Due di loro, Barzagli e Chiellini, non se ne sono mai andati, mentre Bonucci è tornato dopo la breve esperienza al Milan. Caceres, infine, all'epoca festeggiava il primo titolo dopo essere arrivato in bianconero sei mesi prima, trasferimento che lo ha visto coinvolto poi per la terza volta durante lo scorso gennaio
