Ecco perché non abbiamo visto l'immagine (quasi) 3d che invece ha potuto visionare il Var Mariani convincendolo a dare il verdetto: tocco di braccio in area. E chiariamo di quale braccio si tratta
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Si chiama "cross-air". È il programma che hanno a disposizione i Var per valutare i fuorigioco e le situazioni di dentro-fuori area (o dentro/fuori il terreno di gioco). È capace di tirare una linea sottilissima proiettando per terra un punto aereo, il pallone o ad esempio la spalla del difensore che tiene in gioco l'attaccante. Non si vede in onda, viene ri-elaborato da un altro programma che produce le lineette rosse e blu che siamo abituati a vedere sui casi di fuorigioco più difficili. Ma questa rielaborazione non funziona (ancora) sulle camere perpendicolari e non parallele al lato corto del terreno di gioco. Per questo non abbiamo visto l'immagine (quasi) 3d che invece ha potuto visionare il Var Mariani convincendolo a dare il verdetto: tocco di braccio in area.
Sì ma quale braccio? Qui sta l'altro dilemma, quello che ha dovuto sciogliere invece in prima persona l'arbitro Chiffi: richiamato dal Var - correttamente - per valutare quel che non aveva visto, il direttore di gara ha notato il tocco col braccio destro (dopo quello col gomito sinistro), tenuto troppo largo nel gesto di opporsi al cross e dunque punibile.