Napoli, Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti a confronto: prima stagione uguale in tutto

Serie A

Qual è il giudizio sulla prima stagione di Ancelotti sulla panchina del Napoli? Meglio o peggio del primo Sarri? I numeri hanno dell'incredibile: una statistica pari praticamente in tutto. Le differenze? Carletto ha raggiunto i quarti in Europa League, Sarri i sedicesimi. La diversità più marcata sta, però, nel tipo di gioco proposto

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A tre giornate dalla fine del campionato e con il secondo posto in classifica conquistato, il Napoli può tracciare un bilancio pressoché definitivo della sua stagione, la prima di Ancelotti in panchina dopo le straordinarie annate di Sarri. Anche il Club si è interrogato sul giudizio da dare a un Napoli che si è rinnovato, comunque è cambiato, rispetto al gioco proposto in precedenza. Promosso o bocciato? E' Luca Marchegiani a dire la sua: "Come posizione assolutamente promosso, come si fa a criticare un secondo posto! Tutti però forse ci aspettavamo che potesse arrivare un po' più vicino alla Juve. Paga l'insoddisfazione nelle coppe perché poteva fare di più, anche in Coppa Italia". Il Napoli ha ricominciato un ciclo e Fabio Capello dice: "Ha iniziato con due punte, prima giocavano con tre, cerca più verticalizzazioni. Quello che forse è mancato è un giocatore di grande personalità a centrocampo. Gli è mancato un po' il leader, un vero capitano, qualcuno che trasmetta fiducia nello spogliatoio".

Sarri e Ancelotti al primo anno di Napoli: pari in tutto

Andando però a guardare le statistiche, i numeri ci dicono che la prima stagione di Ancelotti sulla panchina del Napoli è assolutamente sovrapponibile a quella di Sarri. Almeno questo succede a tre giornate dalla fine ma anche in prospettiva fine campionato sembra che le cose non possano sostanzialmente cambiare. Innanzitutto la posizione in classifica (2°) è la stessa e impressiona come Sarri e Ancelotti abbiamo collezionato, fino a questo punto, lo stesso numero di vittorie (22) lo stesso numero di pareggi (7) e un identico numero di sconfitte (6). Andando nel dettaglio dei gol segnati e subiti la differenza è risibile. Rispetto ai 72 segnati dal Napoli di matrice sarriana, quello di Ancelotti ne ha messi a segno soltanto sei in meno, mentre quanto ai gol subiti, praticamente l'efficacia difensiva è assimilabile: 30 per Sarri e 31 per Ancelotti. Guardando anche in prospettiva fine campionato, il Napoli nella stagione 2015/16 chiuse a quota 82 punti e con e vittorie anche questo Napoli potrebbe concludere alla stessa quota. Anche il numero di "clean sheet" è praticamente identico (20 contro 19) e i risultati nelle coppe sono leggermente a favore di Ancelotti. Carletto è stato eliminato ai quarti di Coppa Italia come Sarri ma è arrivato ai quarti di Europa League mentre il suo predecessore si era fermato ai sedicesimi. 

Da Sarri ad Ancelotti, com'è cambiato il modo di giocare del Napoli

E' noto ormai come giocasse il Napoli di Sarri: un gioco prevalentemente orientato a passaggi fitti e corti per guadagnare spazio in avanti per poi concludere trovando l'uomo libero vicino all'area di rigore. Non che fosse un calcio come si usa dire "orizzontale", ma la ricerca della profondità avveniva semplicemende liberando e occupando spazi vuoti oltre le linee di pressione avversarie. Un gioco corto e rapido che aveva nei "piccoli" (Mertens e Insigne su tutti) gli interpreti migliori. Ancelotti, invece, ha modificato soprattutto l'atteggiamento offensivo garantendo alla squadra due punte centrali mobili per attaccare con maggiore frequenza la profondità anche andando sugli esterni (per sfruttare la fisicità di Milik) con una ricerca maggiore di verticalizzazioni specie dopo la riconquista immediata della palla che avviene con un pressing alto (quest'ultima cosa avveniva anche con Sarri).