Mima aereo Superga: la Juventus bandisce tifoso dallo stadio per 5 anni

Serie A

Per la prima volta in Italia un Club bandisce dal proprio stadio un tifoso. La Juventus ha infatti deciso di proibire l'ingresso all'Allianz per 5 anni al tifoso che aveva mimato l'aereo di Superga durante il Derby. La decisione è diventata ufficiale dopo i controlli effettuati in collaborazione con la Questura

TIFOSO MIMA SUPERGA, SARÀ BANDITO

Mentre venerdì sera Juventus e Torino erano in campo per il derby, un tifoso mimava l'aereo caduto a Superga. Un gesto terribile e irrispettoso nei confronti delle vittime della tragedia aerea che colpì il Grande Torino, compiuto tra l'altro il giorno prima del 70° anniversario. La società bianconera, grazie al sistema di telecamere dello stadio, e incrociando i dati del biglietto e del passaggio al tornello, ha identificato il responsabile. Dopo i controlli effettuati con la Questura, il Club bianconero non ha aspettato la decisione delle autorità ma ha anticipato una scelta già annunciata all'indomani della partita. Il responsabile del gesto non potrà entrare all'Allianz Stadium per i prossimi 5 anni: un vero e proprio Daspo societario. Un gesto forte, reso anche possibile dal fatto che la Juventus è proprietaria dell'impianto sportivo e che in esso sono stati installati i sistemi più avanzati per individuare e identificare chiunque si renda protagonista di gesti irrispettosi e violenti. Una prima volta che può e deve segnare una svolta nella battaglia per eliminare dagli stadi violenza, razzismo e antisportività. Alla decisione del Club si è aggiunta anche quella delle autorità: la Questura ha infatti sanzionato il tifoso con un DASPO di due anni.

Gravina: "Atto coraggioso e moderno"

La decisione della Juventus è stata subito apprezzata dal Presidente della Figc Gravina che ha commentato all'ANSA: "Mi sono sempre dichiarato contro le punizioni collettive e questa decisione conferma che anche in Italia si può rispondere all'inciviltà con atti concreti, coraggiosi e moderni. La decisione della Juventus è in linea con quanto indicato dalla Figc e dalle altre istituzioni competenti. L'applicazione dell'istituto del gradimento, avvenuta dopo le necessarie verifiche attraverso il sistema di sorveglianza e grazie alla collaborazione con la Questura di Torino, conferma che il percorso individuato è quello giusto"