Morte Astori, nuova inchiesta: spunta certificato medico falso

Serie A

Secondo quello che scrive il Quotidiano Nazionale, la Procura di Firenze avrebbe aperto un secondo filone di indagine sulla morte dell'ex capitano viola dopo aver scoperto la falsificazione di un documento con la finalità di alleggerire la posizione del dottor Giorgio Galanti, già indagato nel primo filone di inchiesta

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Le indagini sulla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori non si fermano e portano alla luce nuovi dettagli che, se confermati, peggiorerebbero la posizione di Giorgio Galanti, il dottore che ha concesso l’idoneità sportiva al difensore ed è già stato indagato nel primo filone dell’inchiesta assieme al medico di Cagliari Francesco Stagno.

Da quanto scrive il Quotidiano Nazionale, infatti, la Procura di Firenze avrebbe aperto un secondo filone di indagini legato alla falsificazione del documento che avrebbe dovuto attestare il conseguimento di un importante esame da parte di Astori, nello specifico lo ‘strain’, ossia il controllo del calcolo della deformazione del muscolo cardiaco. Il certificato esiste ed è datato 10 luglio 2017, ma per il pm Antonino Nastasi sarebbe stato creato molto dopo, ovvero in "in data anteriore o prossima al 19 aprile 2019", molto probabilmente per ridimensionare "l’imperizia e la negligenza" contestate all’operato dello stesso Galanti. A scriverlo sarebbe stata una sua collaboratrice, anche lei indagata e convocata dal magistrato, ma per il medico pisano si preannuncia un’accusa di "concorrenza morale" nella falsificazione dello stesso documento.

Dopo che nello scorso marzo era stata chiusa la prima inchiesta sulla morte di Davide Astori ed è quasi scontato che la Procura ora chieda il rinvio a giudizio di Galanti e Stagno. Secondo l’accusa entrambi i medici avrebbero omesso di approfondire le extrasistolie emerse durante le prove di sforzo a cui Astori era stato sottoposto nel 2014 a Cagliari e nel 2016 e 2017 a Firenze.