L'attaccante belga ha parlato a Sky Sport dopo il brillante esordio contro il Lecce: "A San Siro ho provato emozioni incredibili. Sto provando a inserirmi il più velocemente possibile, entro un mese sono certo che saprò esprimermi bene in italiano. Conte? Un vero leader"
I tifosi dell’Inter ti hanno amato immediatamente, il video di presentazione dell’Inter ti ritraeva come un gigante buono. Ti rivedi in quei panni, ti piace quel ritratto di te?
Sono un bravo ragazzo, almeno penso di esserlo. Cerco di essere gentile con tutti, ho rispetto, sono un tipo tranquillo. Quando mi chiedono una foto sono disponibile. Mi adeguo velocemente ai compagni di squadra, non voglio che mi parlino in inglese, ho chiesto loro di parlarmi in italiano. Lo capisco, a volte faccio fatica ad esprimermi, ma in poco tempo spero di riuscire a parlarlo correntemente. Sto cercando di fare il più velocemente possibile per adattarmi al meglio qui.
Tu e Conte vi siete inseguiti, ora finalmente lavorerete insieme. Com’è lavorare con lui?
Tatticamente è davvero molto preparto, un grande motivatore, un ottimo leader per il gruppo.
Sta andando tutto bene, dobbiamo avere continuità: lavorare sodo ogni giorno per essere certi di non abbassare mai l’asticella. Entrare in campo a San Siro per la prima volta è stato incredibile, sono uscito per il riscaldamento mi sono guardato attorno ed era praticamente già pieno ed è la prima volta che ho avuto davvero la pelle d’oca.
Milano è una delle Capitali della moda, c’è qualcosa che ti interessa di questo mondo?
Ad essere sincero non credo mi vedrai molto fuori dal campo. Mi vedrai quando esco dal campo, in qualche foto su instagram durante l’allenamento, ma per il resto…sto molto a casa. Mi piace stare a casa e guardare altre partite di calcio. Sono un po' diverso dagli altri giocatori, ma sono sicuro che la gente lo rispetterà.
Le parole a Inter Tv
Dopo l'intervista con il nostro Massimo Marianella, Lukaku ha parlato anche ai microfoni di Inter Tv. “Sono sempre pronto e mi preparo bene. In occasione del gol sapevo semplicemente dove sarebbe andata a finire la palla: è stato un momento fantastico, c'era tutta la mia famiglia allo stadio. E poi sapevo che avremmo vinto, anche perché ci siamo allenati benissimo”. L’impatto con San Siro è stato ricco di emozione: "Tutto molto particolare: mi mancava un ambiente così caldo, con le bandiere, lo stadio pieno prima dell'inizio della partita. Era speciale, mi sono emozionato: avevo la pelle d'oca perché si sentiva e respirava la storia del club. Ho pensato a tutti i grandi calciatori che hanno giocato in quello stadio, ad ogni azione la gente ci ha incitato. Ho sentito chiaramente che quest'anno sta nascendo qualcosa di speciale, ma ora dobbiamo continuare a lavorare sodo perché la strada che abbiamo davanti è ancora lunga. Ma la partenza è stata fantastica”.
"Inter-Lazio 3-0 la prima finale che ho visto in tv"
Lukaku giura amore per l’Inter, con un retroscena particolare: “La prima finale che ho visto in tv è stata Inter-Lazio 3-0 (era la Coppa Uefa 1997-1998) al Parco dei Principi - ha rivelato - Questo è uno dei motivi per cui ho sempre seguito il calcio italiano. Non mi dimenticherò mai il gol di Ronaldo e le sue finte a Parigi, che spettacolo. E poi adoravo Adriano: alto, mancino... Mi piaceva tantissimo”. Testa anche alla Champions che verrà: “C'è un solo modo per affrontare questo girone: preparare ogni sfida al meglio. Dopo la sosta speriamo tutti tornino in forma e senza infortuni. Poi penseremo all'Udinese e poi all’Europa. Pensiamo ad una partita alla volta, partendo dalla sfida contro il Cagliari questo weekend”. Una battuta, infine, sul suo percorso da calciatore, dopo un’infanzia difficile: “A 17-18 anni mi sono detto che non avrei guardato più indietro. Il passato è il passato. Ovviamente non dimentichi mai da dove sei partito. Penso al presente e al futuro perché non voglio che la mia famiglia viva quelle cose io ho vissuto. Voglio che abbiano una bella vita senza mai dimenticare i valori, i principi importanti della vita. Per me essere qui è una fortuna. Terrò sempre i piedi per terra. Continuerò ogni giorno a lavorare bene per dare delle belle opportunità alla mia famiglia, ma anche per aiutare i miei compagni a vincere le partite".