Poker Blancos nel giorno della festa per i 110 anni del Bologna. Il messaggio di Mihajlovic e i tanti sorrisi. La classe dei campioni e i gol, segnano Di Vaio e Stringara per i rossoblù. Standing ovation a ripetizione, Roberto Baggio sotto la curva e anche un momento Var. Ecco com'è andata la serata del Dall'Ara
Una grande serata di festa. Una grande serata di calcio. Oltre ventimila persone hanno assistito al Dall'Ara alla notte speciale per i 110 anni di storia del Bologna: Vecchie Glorie rossoblù contro le Leggende del Real Madrid. Spettacolo, sorrisi, applausi. Dove l'immagine più bella è stata sicuramente il video messaggio di Sinisa Mihajlovic prima della partita: "Volevo salutarvi anche io, mi dispiace non essere lì con voi ma avevo tanta voglia di vedere mia moglie e i miei figli. Sono sicuro mi scuserete - mentre sul volto di tutti i tifosi e dei giocatori in campo si dipingeva un enorme sorriso -. Vi ringrazio tutti per la forza che mi state dando, ringrazio il Bologna e anche il Real, soprattutto i miei fratelli Karembeu e Seedorf". Solo due dei grandissimi nomi che si sono sfidati sul campo del Dall'Ara. Una sfilata di stelle entrate in campo sulle note di "Le tue ali Bologna". Da una parte il duo Renzo Ulivieri e Franco Colomba sulla panchina rossoblù, sull'altra Rafael García Cortés. Bologna con Pagliuca; Tarozzi, Gamberini, Torrisi, Paramatti; Diego Perez, Mundingayi; Nervo, Locatelli, Di Vaio e Andersson. Mentre Real in campo con Bizzarri; Arbeloa, Ivan Campo, Pavon, Roberto Carlos; Karembeu, Amavisca, Seedorf, Nunez; Munitis e Alfonso Perez. Fischio d'inizio: si può partire.
Seedorf, Baggio, Roberto Carlos e 1-0 Real
Tra i tanti campioni ce ne sono alcuni ancora in grande forma fisica, altri sono un po' più appesantiti. Ma tutti con la voglia di regalare spettacolo. Seedorf sembra non aver mai smesso col calcio giocato, mentre i decibel dello stadio salgono ogni volta che Roberto Carlos carica il suo micidiale mancino. Le standing ovation si sprecano: da Kennet Andersson a Igor Kolyvanov, così come quella nel pre partita per Roberto Baggio, che poi non entrerà in campo durante i novanta minuti. Chi parte fortissimo è subito Marco Di Vaio, uno ancora di casa a Bologna visto il suo ruolo nel club. Tanti tiri e molte occasioni, ma nessuna rete, almeno nel primo tempo, sotto gli occhi del suo presidente Joey Saputo presente anche lui allo stadio. Il primo gol è allora quello dei Blancos, che trovano il vantaggio grazie al rigore siglato da José Emilio Amavisca.
Congo, il secondo tempo e il Var "più grande del mondo"
Nella ripresa si riparte allora col divertente "processo" a Marco Di Vaio per le tante reti sbagliate: "Problema col gol? - Risponde ridendo - soffro la pressione di Giancarlo Marocchi", in postazione di commento della partita. Tempo la rete di Edwin Congo - colombiano passato dal Real anche se con zero presenze in Blancos - e poi Di Vaio segna per davvero, a conferma che il fiuto sotto porta non è cambiato e scatenando l'ovazione dello stadio intero. Tra gli altri delle Vecchie Glorie rossoblù entrano a partita in corso anche Adailton (suo l'assist a Di Vaio) e Marazzina, Bombardini e Brighi, Amoroso e Portanova, e poi anche Castellini, Garics, Daino, Della Rocca, Buscé, Mingazzini, Stringara, Binotto e Cipriani. Le sostituzioni diventano anche lo spunto per qualche parola. Seedorf scherza sulla (scarsa) forma fisica di Congo e poi parla di Milan: "Giudizi su Pioli? È troppo presto, gli faccio solo un grande imbocca al lupo. Quando si cambia allenatore non è mai bello, perché le colpe sono di tutti, ma spero sempre nel bene del Milan". Pagliuca invece ha solo parole d'affetto per la sua città: "I tifosi non dimenticano l'attaccamento alla maglia. Prima la Virtus Bologna o il Bologna? È come scegliere tra mamma o papà, dico entrambe". Poi sempre la partita: Munitis cala il tris e Edwin Congo ne fa un altro per il poker degli spagnoli, forse mandando in rete il pallone con la mano. Altro momento di grande divertimento: Rizzoli (anche lui di Bologna) alza lo sguardo e rivede l'azione sul maxischermo, mimando il gesto del Var e convalidando la rete. Nel finale spazio anche al gol di Paolo Stringara su rigore prima del fischio finale. Poi solo le meravigliose note di L'anno che verrà di Lucio Dalla.