L'allenatore romano rivolge un pensiero al collega dopo la sconfitta del Dall'Ara: "Voterò per lui. Non per la malattia in sè, ma per l'esempio che sta dando a tutti noi". Poi sulla sua squadra: "Quagliarella si sbloccherà. Bisogna essere convinti di farcela"
La seconda sulla panchina della Sampdoria non è andata come sperava, ma Claudio Ranieri strappa applausi lo stesso. Non per il risultato, perché i suoi ragazzi tornano da Bologna con zero punti. Ma per un pensiero rivolto ad un collega che sta affrontando una battaglia molto più temibile. Si tratta di Mihajlovic, ovviamente, che non ha avuto la possibilità di sedersi sulla sua panchina al Dall'Ara. Il serbo ha iniziato il terzo ciclo di cure per la leucemia e non ha dunque seguito la sua squadra in campo: "Voterò per la panchina d'oro a Mihajlovic - ha ammesso l'allenatore blucerchiato nel dopo partita - non è per la malattia in sè che voterò Sinisa, ma per l'esempio che sta dando a tutti noi". Lezioni di vita, anche per un uomo di 68 anni. Sul campo, però, è arrivata un'altra vittoria: "Siamo stati puniti da un episodio, su calcio d'angolo. Ho visto cose positive: Siamo andati sotto, non ci siamo disuniti e abbiamo reagito, abbiamo lottato. Con questo atteggiamento verremo fuori dai problemi. Ma ci manca fiducia, in questo momento ci gira tutto storto". Ripensa al palo di Gabbiadini, Ranieri, ma tra i problemi da risolvere c'è pure il fatto che Quagliarella pare aver smarrito la vena del gol: "Arriverà, non si possono fare sempre 30 gol a stagione. A volte le annate nascono storte e ne fai 15. Ma 15 sono comunque tanti e importanti".
Dobbiamo crederci
Il prossimo ostacolo per la Samp si chiama Lecce. Un avversario in grande forma, che rappresenta una concorrente alla salvezza: "Ogni secondo di ogni partita è importante. Dobbiamo farcela cominciando dalle piccole cose. Dobbiamo credere che ce la possiamo fare. Io non guardo mai la classifica, è mia abitudine". Il rammarico forte sta nella mancata gestione del vantaggio: "Non volevamo gestire, eravamo determinati a vincere. Non siamo stati bravi sull'episodio del calcio d'angolo. La gara mi è piaciuta a metà, nel primo tempo non siamo stati propositivi poi Palacio ha fatto un bel gol. Non ci siamo disuniti e abbiamo continuato a giocare. Ho visto cose positive e sono convinto che lottando ci tireremo fuori".