Dopo lo sfogo di Conte successivo alla sconfitta contro il Borussia Dortmund, arriva il chiarimento di Marotta: "Stiamo facendo un percorso di crescita graduale. Devo tenere conto degli equilibri economici, ma siamo allineati con l'allenatore"
Il duro sfogo di Conte dopo la sconfitta in Champions League contro il Borussia Dortmund ha portato società e allenatore a un confronto sui prossimi obiettivi di mercato da raggiungere per migliorare la rosa nerazzurra. Giuseppe Marotta ha chiarito a Sky la posizione della società e il rapporto con Conte: "Conosco bene Antonio, è un uomo esigente ha una cultura della vittoria pronunciata e uno stile di comunicazione particolare. La ricerca dell’eccellenza e della vittoria c’è in tutti. Il percorso di crescita è però graduale. Tutto è perfezionabile, però ci vuole del tempo. Siamo allineati sul fatto di puntellare la rosa, accanto a questo c’è una questione di mentalità che va migliorata. Lavoriamo insieme per portare in alto l'Inter. L'esperienza mi dice che gennaio è un mercato arido. L'intenzione è quella di cogliere delle opportunità. Ci presentiamo consapevoli del fatto che abbiamo una società forte e un allenatore bravo. Vedremo cosa succederà, lo valuteremo al momento".
"Calciomercato? Ho la responsabilità di mantenere gli equilibri economici"
Poi Marotta ha continuato spiegando i principi che guideranno l'Inter nella ricerca di un nuovo rinforzo: "L'esperienza è un fattore fondamentale in un giocatore, l’importante è che non sia alla fine della carriera. Nell'organico bisogna valutare un mix di gioventù e esperienza. Nell'Inter ci sono già questi elementi, anche se l'esperienza non è un fattore marcato, perché non ci sono molti giocatori esperti in Champions League. L'asticella si deve alzare per competere nei traguardi che ci siamo prefissati. Oggi non mi sarei aspettato da essere ad un punto della Juventus. Da ogni critica bisogna guardare le cose positive. Guardare indietro non serve a niente, bisogna guardare il presente e il futuro". Infine Marotta ha chiarito anche il modello di lavoro della società e gli equilibri interni: "Io sono fautore del lavoro di team dove all'interno ognuno ha un peso di responsabilità, ma non posso non avvalermi dello staff tecnico, dello staff dirigenziale, del ds. Il ds propone dei profili con nomi e cognomi poi insieme arriviamo alle scelte. La campagna acquisti è frutto della decisione di tutte le parti. Poi io ho la responsabilità di creare un team forte di squadra mantenendo gli equilibri patromoniali ed economici del club e da amministratore devo tenerlo chiaramente in conto" ha concluso il dirigente nerazzurro.