L'ex bomber nerazzurro risponde alle domande sul problema del razzismo sottolineando le responsabilità dei politici, dei presidenti dei club, della federazione e della Lega. Sull'Inter di Conte invece: "Non è solo da scudetto, anche da Champions League"
Samuel Eto'o è tornato a parlare sulla questione del razzismo negli stadi italiani e della sua Inter. A margine del Vanity Fair Stories Festival, l'ex giocatore nerazzurro ha difeso la scelta fatta da Balotelli a Verona, proponendo una soluzione per risolvere il problema: "Non penso che il calcio italiano stia vivendo un periodo più difficile rispetto al passato. Penso che la vera emergenza siano i politici che strumentalizzano anziché risolvere certi problemi. Non credo che l'Italia abbia un problema di razzismo. A Milano basta andare in via Montenapoleone per vedere quante persone di origine africana vi lavorano. Lo stesso non accade a Parigi o Londra. Certo che Balotelli ha fatto bene a reagire così. Non fraintendetemi: l'avrei fatto anch'io. Sto dicendo che, se nel calcio italiano c’è un problema di razzismo, allora c’era anche in passato" ha detto l’ex Barcellona a Sky Sport.
"Inter non solo da scudetto"
“La mia impressione è che sembri più grave perché ci sono dei politici che lo cavalcano – ha continuato Samuel Eto’o - Mario ha avuto la stessa reazione che avrei avuto io come milioni di altri giocatori. Ma c’è un fatto: Mario è italiano. Io una proposta l'ho fatta e la sanno tutti. Più che i calciatori la questione riguarda i presidenti, la Federazione, la Lega. Si nascondono. E non si prendono le loro responsabilità. Devono reagire". Poi una battuta sull'Inter di Conte e sui possibili obiettivi di stagione: "Non è solo da scudetto ma può vincere anche la Champions League".