I bianconeri cadono con la Lazio e devono fare i conti con l'Inter, salita a due punti di vantaggio dopo il pareggio con la Roma: "Restare uniti, lavorare e migliorare", il messaggio del capitano, ripetuto dall'argentino. "Rimettiamo le cose al loro posto", la carica di Douglas Costa
La Juventus si ferma, per la prima volta in stagione. Dopo i mezzi passi falsi con Fiorentina, Lecce e Sassuolo, ne arriva uno totale. La Lazio fa cantare l'Olimpico, costringendo i bianconeri a restare a due punti dall'Inter capolista. Primo vero momento difficile, forse, della stagione. "Restare uniti, lavorare e migliorare", Leonardo Bonucci, da capitano, invita la squadra a una reazione immediata. Il difensore della Juventus, avvicinata dalla stessa Lazio sempre più terza in classifica, ha postato su Instagram una foto che ritrae un abbraccio collettivo dei suoi compagni. Tutti ad esultare, insieme, dopo il gol con cui Cristiano Ronaldo era tornato a segnare su azione e con cui aveva portato avanti i campioni d'Italia. Dopo la sfida con il Bayer Leverkusen in programma in Germania il prossimo mercoledì, la squadra di sarri ospiterà domenica l'Udinese allo Stadium. Serviranno i tre punti per riprendere una corsa che nelle ultime settimane si è interrotta. La stessa immagine usata da Bonucci è stata utilizzata anche Dybala, che ha espresso un concetto simile: "In questo momento - scrive l'argentino - bisogna stare uniti e pensare a quello che viene. Lavorare di piu' e migliorare per crescere".
La carica di Douglas Costa
Chi non ha preso parte alla trasferta di Roma senza poter dunque aiutare la sua squadra è stato Douglas Costa. Il brasiliano è out a causa di un problema muscolare, ennesimo infortunio di una stagione fin qui complicata dal punto di vista fisico, e lavora per il rientro: "Senza fare drammi, senza cercare scuse. Rimettiamo le cose al loro posto!", quanto scritto dall'esterno sempre su Instagram. Non ha scelto la stessa foto di Bonucci e Dybala. Nessuna esultanza di gruppo, ma uno scatto che raffigura i volti delusi di Ronaldo, Dybala, Bernardeschi e Pjanic. Il messaggio, però, è sempre il solito: serve reagire.