Lazio, l’ultimo tabù da sfatare

Serie A
Matteo Petrucci

Matteo Petrucci

Sabato alle 18 i biancocelesti ospitano il Napoli all'Olimpico: con un successo, Simone Inzaghi si porterebbe a -3 dalla vetta (a parità di partite, dovendo recuperare la gara col Verona) e romperebbe un incantesimo... 

La lunga settimana di festeggiamenti per i 120 anni della società, l'entusiasmo per il record di nove vittorie consecutive in A, la consapevolezza di una squadra che ha numeri e ambizioni da grande. E allora quale momento migliore per provare a sfatare l'ultimo tabù.

La Kryptonite della SuperLazio di Inzaghi

Già, perché il Napoli è rimasta l'unica squadra mai battuta in A da Simone Inzaghi. Difficile definirne i motivi ma i numeri sono impietosi. Nessuna vittoria in sei scontri diretti. Un pareggio e poi 5 ko consecutivi, 6 di fila all'Olimpico. L'ultimo sorriso con Pioli nella partita che diede alla Lazio il terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions. Eppure l'allenatore dei biancocelesti dei nuovi record e dei tabù sfatati ne ha fatto manifesto della sua gestione, un distintivo di riconoscimento che lo rende orgoglioso

Gli altri tabù sfatati

Due anni fa la sua Lazio riuscì ad interrompere il digiuno di successi contro la Juventus lungo addirittura 15 anni, andando a vincere allo Stadium grazie alla doppietta di Immobile e al rigore parato nel finale da Strakosha. Nel 2019 tra Coppa Italia e campionato ha vinto 4 volte su 6 al Meazza, stadio tabù. L'ultima vittoria ha riscritto la storia. Quel gol di Correa infatti ha permesso alla Lazio di battere il Milan in casa in campionato a 30 anni di distanza dall'ultima volta. In carriera poi Inzaghi non aveva mai sconfitto Sarri. Contro la sua Juventus ci è riuscito addirittura due volte in 15 giorni. La dimostrazione che i tabù non si riciclano in eterno, prima o poi si superano. E visto il momento d'oro, adesso fanno molta meno paura.