
Affari low cost, ottime intuizioni e qualche flop: non sono mancati i movimenti di mercato dei biancocelesti nelle ultime sessioni invernali. Riviviamo tutte le operazioni in entrata dal 2008

Si parla di mercato di riparazione, sessione che può riscrivere in corsa il destino di una squadra. Ne fa parte anche la Lazio, società che negli ultimi anni ha riservato colpi invernali davvero interessanti e qualche new entry meno esaltante. Difficile ricordare tutti gli affari in entrata dei biancocelesti a gennaio, mese all’insegna di trattative low cost e nomi che non escludono sorprese. Riviviamoli a partire dal 2008
Le news di Sky Sport su Facebook Messenger: iscriviti
2008: STEFAN RADU. Risale proprio a quel gennaio l’arrivo in biancoceleste del difensore rumeno, all’epoca 22enne prestato dalla Dinamo Bucarest per 900mila euro. Riscattato in primavera e tutt’ora in forza alla Lazio, Radu ha accumulato 363 presenze complessive e 8 gol con la Lazio dopo 12 anni di avventura nella Capitale. Intervallo nel quale ha vinto tre Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane
Lazio a un passo da Escalante, mediano dell'Eibar
2008: DAVID ROZENHAL. Meno prolungata di Radu la parentesi a Roma del difensore ceco, costato complessivamente 4,6 milioni di euro dal Newcastle tra prestito e riscatto. Per lui 43 gare ufficiali agli ordini di Delio Rossi, poi la cessione all’Amburgo (6 milioni di euro) e le ultime tappe dal Lille all’Ostenda prima del ritiro nel 2018
Calciomercato LIVE
2008: OUSMANE DABO. Si trattò invece di un ritorno quello del centrocampista francese, già in forza alla Lazio dal 2003 al 2006. Ai margini nel Manchester City e di nuovo in biancoceleste per 263mila euro, Dabo giocherà altre 59 partite con la Lazio indossando pure la fascia di capitano. E prima di dire basta negli States, festeggerà due titoli con quella squadra (Coppa Italia e Supercoppa italiana)

2008: ROLANDO BIANCHI. Non solo Dabo dai Citizens in quella sessione invernale, d’altronde Delio Rossi accolse in prestito pure l’ex centravanti della Reggina. Dopo 17 presenze con 4 gol e un esordio shock (rosso dopo 4 minuti contro il Toro), Bianchi non verrà riscattato: sarà il Torino ad assicurarselo, cinque anni in granata prima delle ultime tappe e del ritiro nel 2017

2010: GONZALO BARRETO. Nessun affare nell'inverno 2009 a differenza dell’anno seguente. Prendete la giovane promessa uruguaiana, punta costata 1,78 milioni di euro dal Danubio eppure mai avvistata in prima squadra: aggregato inizialmente alla Primavera, Barreto si rifiutò di passare in prestito alla Salernitana e finì fuori rosa fino alla conclusione del contratto nell’estate 2014. Attualmente è svincolato dopo l’ultima parentesi nel Montevideo Wanderers

2010: ANDRÉ DIAS. Non solo meteore nel gennaio 2010 della Lazio: arrivato dal San Paolo per 2,5 milioni di euro, il difensore brasiliano è sceso in campo 131 volte (con 6 gol) fino al ritiro nel 2014. Lanciato titolare da Reja, André Dias ha aggiunto nella propria bacheca personale la Coppa Italia del 2013 prima di dire basta a 35 anni

2010: GIUSEPPE BIAVA. Binari paralleli ad André Dias per il centrale bergamasco, arrivato per 500mila euro dal Genoa e rimasto in biancoceleste fino al 2014. A referto 147 presenze e 6 reti, punto fermo di quelle stagioni che saluterà alla scadenza del contratto. L’ultima avventura all’Atalanta nel 2015, oggi allena nelle giovanili dell’AlbinoLeffe

2010: THOMAS HITZLSPERGER. Difensori e un centrocampista in quella sessione di mercato: dallo Stoccarda ecco il mediano tedesco per 500mila euro, lui che disputò solo 6 gare con un gol all’Udinese. Ricordato per il suo coming out nel 2014, Hitzlsperger ha chiuso all’Everton ed è tornato allo Stoccarda dove figura nel comitato del club

2010: SERGIO FLOCCARI. Per l’attacco di Ballardini prima e Reja poi il nome nuovo fu il suo, prestito (500mila euro) con diritto di riscatto poi esercitato a 8,5 milioni. Floccari ha segnato 31 gol con la Lazio in due parentesi distinte (intervallate dal prestito al Parma), 106 presenze dove ha festeggiato anche la Coppa Italia del 2013 contro la Roma. Oggi a 38 anni gioca ancora in Serie A con la Spal

2011: GIUSEPPE SCULLI. Solo un colpo in quella finestra di mercato, sessione che registrò l’arrivo dal Genoa per 3 milioni di euro del jolly cresciuto nella Juventus. Sculli ha realizzato 7 reti in 31 gare complessive con i biancocelesti fino all’addio nel 2015. Oggi gioca ancora nell’Accademia Pavese. Risale invece a marzo l’arrivo di Ogenyi Onazi, centrocampista nigeriano acquistato in patria dal My People FC e attualmente al Trabzonspor

2012: ANTONIO CANDREVA. Uno dei capolavori invernali della Lazio, squadra che consegnò a Reja e successivamente a Petkovic un giocatore da 45 gol e 44 assist in 192 presenze. Costo dell’operazione di 8,7 milioni di euro tra prestito e riscatto dall’Udinese, lui che dopo pagine memorabili e la Coppa Italia del 2013 si è trasferito per 22 milioni accasandosi all’Inter nel 2016. Dove gioca ancora con Antonio Conte

2012: EMILIANO ALFARO. Meno memorabile l’avventura nella Lazio dell’attaccante uruguaiano, costato 2,5 milioni di euro dal Liverpool di Montevideo dove è tornato nel 2019 dopo le tappe esotiche dalla Thailandia all’India. E in biancoceleste? Solo 8 gare disputate e un’intera stagione fuori rosa prima di riparare altrove

2013: BRUNO PEREIRINHA. Due gli arrivi in quella finestra di mercato: il primo riguarda l’esterno portoghese, rimasto svincolato dallo Sporting Lisbona. Resterà a Roma fino al 2015 raccogliendo 27 presenze (due gli assist) prima di rescindere il contratto. Oggi a 31 anni è svincolato dopo l’ultima avventura in patria con il Cova Piedade

2013: LOUIS SAHA. Andò peggio all’attaccante francese, altro arrivo a costo zero dopo essersi liberato dal Sunderland. Preceduto dai gol a grappoli in Inghilterra (Fulham, Manchester United ed Everton), il 34enne Saha firmò fino a giugno con un ingaggio da 500mila euro. Peccato che, eccezion fatta per la maglia consegnata a Papa Francesco prima della finale di Coppa Italia contro la Roma, l’ex nazionale francese non si farà notare ritagliandosi 6 presenze senza reti e annuncerà il ritiro l’agosto seguente

2014: GAEL KAKUTA. Sessione che riserva altre due new entry poco memorabili: dal Chelsea a titolo temporaneo ecco il trequartista francese, oggetto misterioso per Petkovic e i tifosi biancocelesti. Solo due presenze e 26 minuti totali con la Lazio, quanto basta per tornare ai Blues e girovagare dalla Spagna alla Cina fino alla Francia: oggi a 28 anni lo trovate all’Amiens

2014: HELDER POSTIGA. L’altro prestito a zero euro riguarda l’attaccante portoghese, concesso dal Valencia e sceso in campo solo in 5 occasioni (136 minuti senza gol). Se in carriera aveva dato il suo meglio con Porto e Saragozza oltre alla Nazionale, Postiga pagò l’infortunio al suo arrivo e tolse il disturbo in estate. Si è ritirato nel 2017 dopo l’ultima parentesi esotica in India

2015: MAURICIO. L’unica new entry di quella finestra di mercato coinvolse un ex Sporting Lisbona come Pereirinha, difensore arrivato in prestito e riscattato per 2,65 milioni di euro. Per Mauricio furono 56 le presenze con la Lazio, ritrovatosi fuori dai piani di Simone Inzaghi e prestato prima allo Spartak Mosca e poi al Legia Varsavia (vincendo entrambi quei campionati). A 31 anni è finito in Malesia allo Johor DT

2016: IVAN VARGIC. Attualmente fuori rosa dalla Lazio, il portiere croato venne pagato 2,6 milioni di euro dal Rijeka ma non si è mai imposto in biancoceleste: 3 presenze totali e 7 gol al passivo, colpa del giovanissimo Strakosha che lo scalzò nelle gerarchie diventando il titolarissimo dopo l’infortunio di Marchetti. Ha già maturato un prestito a Cipro, ora è in uscita dalla squadra di Simone Inzaghi

2016: MILAN BISEVAC. L’arrivo di esperienza fu invece il difensore serbo in uscita dal Lione, lui che aveva trascorso un decennio in Francia e si affacciava alla Serie A. A referto 15 gare ufficiali e un gol segnato al Carpi, tuttavia decise di risolvere il contratto con un anno di anticipo e trasferirsi al Metz. Classe 1983, Bisevac milita all’Hesperange in Lussemburgo

2016: RONALDO. Non è il Fenomeno brasiliano né il Cristiano portoghese: parliamo infatti di Ronaldo Pompeu da Silva, centrocampista che in biancoceleste resterà solo due giorni prima di essere girato alla Salernitana. Nessuna presenza alla Lazio, buona confidenza invece con le serie inferiori: dopo il biennio al Novara oggi gioca a Padova in Serie C

2017: LUCA CRECCO. Non si tratta di un vero acquisto, piuttosto dell'unica operazione della Lazio in quella finestra invernale. Già biancoceleste dal vivaio ai primi gettoni in Serie A, dopo cinque prestiti consecutivi Crecco viene richiamato alla base: troverà il gol (l'unico per lui nella massima serie) contro il Palermo. Nel 2018 è trasferito definitivamente al Pescara in Serie B

2018: MARTIN CACERES. Da gennaio a gennaio per il difensore uruguaiano, rilanciato in Italia dal Verona e prestato alla Lazio per 600mila euro: la stessa cifra che investirà la Juventus un anno più tardi per rinforzare la propria difesa. Di mezzo 18 presenze e un gol con i biancocelesti, spazio che non gli manca nemmeno alla Fiorentina dove è arrivato da svincolato in estate

2019: ROMULO. Permanenza di pochi mesi nella Capitale per il jolly brasiliano, concesso in prestito dal Genoa e sceso in campo 13 volte con la Lazio (un assist per lui). Non riscattato dai biancocelesti e tornato in Liguria, Romulo si è trasferito a settembre al Brescia dove gioca con continuità

2019: TIAGO CASASOLA. Investimento da 3 milioni di euro, lui che viene acquistato dalla Salernitana ma resta in prestito in Campania fino al termine della stagione. Tornato alla Lazio in estate, l'ex Roma Casasola non ha ancora trovato spazio nella squadra di Simone Inzaghi: peccato per il 24enne argentino, difensore dai buoni numeri in B che sogna l'esordio in Serie A