Reduce dai pareggi beffa contro Lecce e Cagliari, maturati entrambi nel quarto d’ora finale, l’Inter ispira una possibile classifica senza i finali di gara. Conte sorriderebbe, la Lazio crollerebbe
Mancosu al minuto 77, Nainggolan al 78. E nella gara prima, Gosens aveva segnato al 75’. Tre pareggi di fila, per l’Inter, con una costante: il gol dell’1-1 finale incassato in quella “zona”. Il quarto d’ora finale ha fatto perdere punti a Conte, nelle ultime settimane; tuttavia il dato va letto alla luce dell’intero campionato, visto che i nerazzurri hanno conosciuto anche finali “a favore”
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Problema di rosa corta? Di tenuta fisica? O un calo di concentrazione nel finale che un tempo vedeva ruggire la squadra di Conte? Per ora, limitandosi all’analisi dei numeri, l’Inter può solo dire che senza quei 15’ finali (delle ultime partite) sarebbe... in fuga! Ecco la classifica completa
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20. SPAL: 15 punti (=)
Nessuna posizione persa né guadagnata. La squadra di Semplici, però, sarebbe ultima da sola, e non più in compagnia di Genoa e Brescia
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19. GENOA: 17 punti (+2)
Attualmente ultimi a 15 punti, insieme a Spal e Brescia, i rossoblù nel quarto d’ora finale hanno visto trasformarsi ben quattro pareggi provvisori in sconfitte, contro Juventus (da 1-1 a 1-2 con rigore di Ronaldo al 96’), Udinese (da 1-1 a 1-3 con gol di Sema e Lasagna dopo l’87’), Torino (Bremer decisivo al 77’) e nel derby con la Sampdoria (Gabbiadini all’85’). Quattro punti persi, a fronte dei due guadagnati nel caso più recente, la vittoria sul Sassuolo con con di Pandev all’86’
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18. BRESCIA: 19 punti (+4)
Finali “maledetti” anche per il Brescia, che dopo il 75’ ha lasciato punti contro la Lazio (vittoriosa 2-1 con Immobile al 91’), Parma (che pareggia 1-1 con Grassi al 92’: 2 punti persi) e il Bologna (4-3 di Orsolini all 80’)
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17. SAMPDORIA: 19 punti (-1)
I blucerchiati avrebbero un punto in meno e una posizione in meno in classifica: nei loro finali i “dare” e “avere” si sono bilanciati
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16. LECCE: 20 punti (+4)
Attualmente a quota 16, i giallorossi senza i finali sorriderebbero di più: un punto perso contro il Verona (decisivo Pessina) e l’Udinese (De Paul a 2’ dal termine), due con la Samp (vittoria negata dal pari di Ramirez al 92’) e due con il Sassuolo (Berardi fa 2-2 all’85’), a fronte di quelli guadagnati contro il Cagliari, rimontando 2 gol dopo l’83’, e l’Inter (Mancosu fa 1-1 al 77’)
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15. UDINESE: 20 punti (-4)
I finali, al contrario, premiano i bianconeri: contro Genoa e Lecce due pareggi diventati vittorie dopo il 75’
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14. BOLOGNA: 21 punti (-6)
I rossoblù crollerebbero in classifica, senza il quarto d’ora finale. Attualmente all’undicesimo posto, la capacità di non mollare mai dei ragazzi di Mihajlovic si è vista contro Spal (vittoria 1-0 al 94’), Brescia (4-3 all’80’), Sampdoria (da 1-1 a 2-1), Parma (2-2 acciuffato al 95’), Napoli (vittoria all’80’), Fiorentina (pari al 94’), patendo invece contro Roma, Inter e Verona
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13. FIORENTINA: 25 punti (=)
Stessi punti per i viola, e stessa attuale posizione in classifica: quarto d’ora finale ininfluente
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12. TORINO: 27 punti (=)
Situazione identica per i granata: stessi punti, stessa posizione
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11. VERONA: 27 punti (-2)
Due le posizioni in classifica che perderebbe l’Hellas, nonostante i soli due punti lasciati per strada dopo il 75’, frutto di un bilanciamento quasi perfetto tra quelli guadagnati e quelli persi. Da sottolineare che il Verona deve sempre recuperare una gara, quella contro la Lazio
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10. PARMA: 27 punti (-4)
Scivolerebbero di 3 posti, invece, i gialloblù che contro Sassuolo, Torino, Napoli e Brescia hanno firmato le loro imprese negli ultimi minuti
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9. SASSUOLO: 29 punti (+6)
Attualmente 15esimo, se non ci fosse il quarto d’ora finale il Sassuolo si ritroverebbe con ben 6 punti in più e sei “piani” più in alto in classifica. È la squadra che, nei finali, ne ha persi di più: a beneficiarne, Parma, Fiorentina, Lazio, Cagliari, Napoli e Genoa
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8. CAGLIARI: 29 punti (-2)
Dalla zona Europa a metà classifica: i rossoblù perderebbero due posti per “colpa” di 2 punti. Nonostante l’ultimo match, quello contro l’Inter, li abbia premiati proprio nel finale
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7. NAPOLI: 31 punti (+4)
Balzo in avanti, invece, quello che farebbero gli azzurri, attualmente decimi, senza i finali. A far la differenza non è tanto l’autogol di Koulibaly contro la Juventus, all’andata (al 75’ l’allora squadra di Ancelotti era comunque sotto, 3-2), quanto le sconfitte contro Cagliari (Castro all’87’), Bologna (Sansone all’80’), Parma (Gervinho al 93’) e Lazio (Immobile all’82’) o il pari concesso all’Atalanta (altri due punti sfumati all’86’), mitigate dalla vittoria ottenuta nel finale contro il Sassuolo. Ininfluente anche il match di ritorno con la Juve: al 75’ il Napoli vinceva 1-0, al fischio finale ha comunque vinto 2-1
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6. MILAN: 32 punti (+1)
Avrebbero un punto in più, i rossoneri, senza i finali: che anziché ottavi si ritroverebbero in “zona Europa”. Punti lasciati contro Torino, Lazio, Juve (tutti pari diventati sconfitte), due guadagnati contro il Parma (1-0 all’88’ di Theo Hernandez)
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5. LAZIO: 33 punti (-13)
Nessuno come i biancocelesti (che hanno anche una partita in meno), la squadra che fa più punti nel quarto d’ora finale. Senza i gol dopo il 75’, la squadra di Inzaghi non sarebbe certo a ridosso della vetta. Punti strappati nel finale contro Atalanta, Fiorentina, Milan, Sassuolo, Brescia, Napoli, per non parlare del Cagliari ribaltato (da 0-1 a 2-1) addirittura nel recupero
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4. ATALANTA: 35 punti (-3)
Anche i nerazzurri sono squadra da finale di partita: ma se in diversi casi ne hanno giovato (contro Spal, Fiorentina, Napoli, Verona), bruciano i punti persi contro Lazio (vittoria sfumata nel recupero con il 3-3 di Immobile) e Juventus (al 75’ era 1-1, finirà 1-3)
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3. ROMA: 37 punti (-2)
Due punti in meno, quelli che avrebbero i giallorossi senza quarti d’ora finali. A fare la differenza è solo Bologna-Roma, finita 1-2 grazie al gol di Dzeko nel recupero
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2. JUVENTUS: 43 punti (-8)
Prima da sola a quota 51, la Juve perderebbe il suo primato e una buona fetta di punti, se non fosse per i finali, “amici” contro Inter, Genoa, Milan, Atalanta. Quattro potenziali pareggi trasformati in 4 vittorie dopo il 75’
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1. INTER: 51 punti (+3)
In vetta, come detto, ci sarebbero i nerazzurri: attualmente a -3, avrebbero ben 8 punti di vantaggio sulla Juve seconda. Nel loro caso, le ultime prestazioni con punti persi contro Cagliari e Lecce (e “quasi” Atalanta: il pari di Gosens infatti è arrivato proprio al 75’) vanno a bilanciare una prima parte di campionato in cui i nerazzurri erano soliti guadagnare dai finali di gara (vittorie contro Bologna e Verona)