Non sbagliano i nerazzurri nel quarto di finale contro la squadra di Iachini, eliminata 2-1 a San Siro. Partita bloccata nel primo tempo nonostante il 3-4-1-2 promosso da Conte con Sanchez alle spalle di Lukaku e Lautaro: Lirola pericoloso in avvio, la sblocca Candreva prima dell'intervallo. Sanchez e Lautaro non trovano il raddoppio negato anche da Terracciano, poi Caceres di testa fa 1-1. Esordio al 66' di Eriksen che pochi secondi più tardi ammira il gran gol di Barella, decisivo nel discorso qualificazione. L'Inter in semifinale di Coppa Italia affronterà il Napoli
INTER-FIORENTINA 2-1
44' Candreva (I), 60' Caceres (F), 67' Barella (I)
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Godin, Ranocchia, Bastoni; Candreva (74' Moses), Vecino, Barella, Young; Sanchez (66' Eriksen); Lautaro Martinez, Lukaku (88' Esposito). All. Conte
FIORENTINA (3-5-2): Terracciano; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Lirola (85' Ghezzal), Benassi, Badelj (56' Cutrone), Pulgar, Dalbert; Vlahovic, Chiesa (80' Sottil). All. Iachini
Ammoniti: Caceres (F), Dalbert (F), Sottil (F)
Non sbaglia un colpo l’Inter formato Coppa Italia che, dopo il 4-1 al Cagliari agli ottavi, elimina anche la Fiorentina e si regala il Napoli in semifinale. Dopo tre pareggi di fila in campionato, frenata di gennaio che mantiene i nerazzurri in scia della Juventus (lontana tre punti), la squadra di Conte non sbaglia ai quarti di Coppa Italia vincendo per 2-1: nella serata che introduce il 3-4-1-2 (prove di trequartista con Sanchez) e l’esordio ufficiale di Christian Eriksen, i padroni di casa la spuntano grazie ai gol dei centrocampisti: non sbagliano Candreva e Barella, marcatori che vanificano il provvisorio pareggio di Caceres. Primo stop dell’era Iachini, sconfitta che ha tuttavia ribadito l’organizzazione e le qualità di un gruppo ritrovato. Definito quindi il quadro delle semifinali di Coppa: Inter-Napoli e Milan-Juventus.
La cronaca della gara
Accolto un trequartista come Eriksen, destinato inizialmente in panchina, chi prova a disegnare una nuova Inter è Antonio Conte: Sanchez schierato da '10' alle spalle di Lautaro e Lukaku, novità tattica per valutare la risposta in campo della squadra. Sugli esterni Candreva e Young, c’è spazio in difesa anche per Ranocchia e Bastoni. Dall’altra parte non c’è lo squalificato Pezzella per Iachini: lo sostituisce Ceccherini, davanti il partner di Chiesa è Vlahovic (già a segno nel confronto in campionato) e non Cutrone. Pronti-via ed è Lirola a spaventare San Siro con un diagonale di poco fuori, chance ospite seguita dal tentativo di testa di Sanchez. Equilibrio in campo senza nitide chance, d’altronde sono Barella e Vecino a cercare fortuna dalla distanza. Traffico a centrocampo e ritmi che calano prima della pausa, ma è l’Inter a mettere la freccia ai titoli di coda: Candreva scambia con Lautaro al limite dell’area, il "Toro" aggira Terracciano in uscita e regala il più facile dei tap-in allo stesso Candreva nonostante le proteste viola (non c’è nessun contatto tra l’argentino e Ceccherini).
Ripresa decisamente più movimentata, d’altronde l’Inter colleziona chance in serie: Lautaro (due volte) e Sanchez peccano di precisione, loro come Bastoni di testa mentre Vecino si arrende a Terracciano. Chi non sbaglia è la Fiorentina a segno al 60’ con Caceres, puntuale di testa sul corner di Pulgar. Nerazzurri che accusano il colpo e ringraziano un super Handanovic su Vlahovic. Al 66’ ecco l’ingresso tra gli applausi di Eriksen, colpo di mercato che pochi secondi più tardi applaude lo splendido gol-partita di Barella. Lo stesso Eriksen fornisce l’assist del 3-1 a Lautaro, colto tuttavia in posizione di fuorigioco. Poco cambia per Conte che accoglie in rosa un altro big e centra il traguardo delle semifinali di Coppa Italia.