Il dg della società rossoblù ha parlato della decisione di bandire a vita tre tifosi per razzismo: "C'è stato un lavoro di mesi fatto dagli steward e di tutto il sistema di sicurezza. Il loro atteggiamento non corrispondeva ai valori del Cagliari"
Tre tifosi interdetti a vita dallo stadio. Questa la decisione di pochi giorni fa del Cagliari che, tramite un comunicato ufficiale, aveva annunciato la scelta di bandire dalla Sardegna Arena tre persone, ritenute responsabili di aver indirizzato a "giocatori avversari, parole discriminatorie e offensive di carattere razzista durante le gare disputate nel corso degli ultimi mesi". Di questo ne ha parlato il direttore generale del club Mario Passetti, alla viglia della partita di campionato contro il Napoli: "Tifosi esclusi a vita? Non si festeggia una vittoria, questo è importante capirlo. C'è stato un lavoro di mesi che risponde al nostro codice di regolamento e ai valori dei nostri tifosi, della nostra terra e della società stessa - ha detto il dg rossoblù a Sky Sport -. C'è stato un lavoro importante e coraggioso fatto dagli steward e di tutto il sistema di sicurezza, che hanno evidenziato - nel corso di alcune partite - dei comportamenti non consoni coi valori appena citati. Dopodiché c'è stato un altrettanto importante lavoro di analisi e di individuazione delle persone, in modo da essere sicuri e di avere delle prove oggettive di questi comportamenti, non tollerabili. E dunque abbiamo fatto sapere a queste persone di non essere più gradite, né da parte nostra né da parte di tutti i nostri tifosi".