Vlahovic, autore di una doppietta nel netto successo dei viola a Marassi, in occasione del primo gol ha esultato sotto la curva dei tifosi della Samp. Nel post partita ammette: "Chiedo scusa, non volevo provocare nessuno". Il compagno di squadra Castrovilli condanna il gesto: "Gli ho detto di calmarsi e di lasciare il secondo rigore a Chiesa"
Nel primo tempo di Sampdoria-Fiorentina è successo di tutto. Tre gol, due espulsioni, altrettanti rigori e un autogol. E al 19’, dopo un fallo di mano da parte di Ramirez confermato dal Var, Dusan Vlahovic ha segnato su rigore la rete del 2-0. Audero ha intuito ma non è riuscito a deviare e il serbo ha dunque potuto esultare: lo ha fatto però davanti ai tifosi sbagliati, ovvero sotto la curva della Samp e tappandosi le orecchie. Un gesto che avrebbe potuto evitare, anche se va ricordato come non sia stata la prima volta. L'attaccante classe 2000 nella ripresa ha anche realizzato un altro gol. In questo caso, dopo la rete del 4-0 per la Fiorentina, ha però esultato normalmente, senza creare polemiche.
Castrovilli rimprovera Vlahovic e gli toglie il rigore
Fra i protagonisti del match di Marassi anche Gaetano Castrovilli, di nuovo titolare dopo essere tornato in campo nella sconfitta casalinga contro l'Atalanta. Al 45' il centrocampista viola ha parlato a Sky Sport prima di rientrare negli spogliatoi per l'intervallo: "L'esultanza di Vlahovic? Farlo sotto la loro curva fa male agli avversari, è una cosa che non si fa. Gli ho detto di calmarsi e di far calciare il secondo rigore a Chiesa". Dopo l'autogol di Thorsby, che ha sbloccato il punteggio all'8', e il rigore segnato dallo stesso Vlahovic al 18', la Fiorentina è tornata sul dischetto al 40'. Questa volta a segnare è stato proprio Chiesa, che quindi deve ringraziare l'intervento di Castrovilli.
Le scuse
Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport, il giocatore ha ammesso di aver commesso un errore: "Devo chiudere scusa a tutti i tifosi della Sampdoria, quando vieni a giocare a Marassi danno carica e sostegno incredibile. Esulto in quel modo, non era un gesto rivolto a loro, l’ho fatto solo perché ho segnato sotto quella curva, niente di personale. Perché questa esultanza? L’ho vista fare a Depay e mi è piaciuta. Ripeto, non volevo provocare nessuno. Tra l’altro è un gesto che va contro la mia squadra, perché poi gli avversari si caricano".