L'allenatore biancoceleste applaude i suoi dopo la vittoria sul Genoa: "Vedere protagonista chi ha giocato meno è motivo di grande orgoglio". Sull'infortunio di Acerbi: "Credo sia una semplice contrattura che speriamo di smaltire prima della sfida con il Bologna. Juve? Cammino straordinario, come il nostro. Abbiamo l'obbligo di restare a contatto"
Continua a volare la Lazio. Quarta vittoria consecutiva, ventesimo risultato utile di fila. A Marassi il Genoa si arrende per 3-2 e i biancocelesti possono festeggiare grazie alle reti di Marusic, Immobile e Cataldi. La classifica adesso dice Juventus in testa a quota 60 punti, mentre la squadra di Inzaghi segue immediatamente dopo ad una sola lunghezza di distanza. Merito anche delle seconde linee, oggi protagoniste: "Vedere fra i migliori quei giocatori che non hanno la fortuna di giocare sempre è la mia più grande soddisfazione - ha spiegato lo stesso allenatore biancoceleste a Sky Sport nel post gara - l'esempio è Vavro (in campo al posto dell'infortunato Acerbi, ndr), che ha fatto una buona partita in uno stadio difficile. Davanti a lui ha Acerbi, che non salta nemmeno un allenamento. Oggi è capitata l'occasione e lui l'ha sfruttata. Per non parlare dei vari Marusic e Cataldi, per cui vale lo stesso discorso". Mai facile vincere a Marassi, ma questa Lazio ha saltato l'ostacolo: "E' stata una gara complicata, che abbiamo giocato molto bene. Il Genoa era in salute, aveva fatto due pareggi e altrettante vittorie nelle ultime quattro partite. Aveva incassato un solo gol nelle ultime tre, noi oggi ne abbiamo fatti tre. Unico neo è non essere stati capaci di chiudere la partita prima".
"Acerbi, solo una contrattura"
Altra piccola nota negativa riguarda lo stop di Acerbi, che si è fermato nel riscaldamento ancora prima di scendere in campo: "Ha avuto un problema giovedì - ha spiegato Inzaghi - lo abbiamo tenuto a riposo. Però voleva esserci a tutti i costi. Nel riscaldamento ha sentito un dolore al soleo. Penso sia una contrattura che vedremo di smaltire prima della sfida di Bologna".
"Cammino straordinario"
Continua il duello con la Juve, che ha vinto con la Spal e non molla: "Parlare degli altri è sempre difficile - ha detto Inzaghi - loro hanno fatto 60 punti e stanno tenendo un ritmo incredibile come noi e l'Inter. Abbiamo l'obbligo di cercare di restare in contatto. Sono passate 25 giornate e nelle ultime 20 abbiamo fatto 16 vittorie e 4 pareggi. Numeri incredibili, in altri campionati saremmo in testa. Qui abbiamo due rivali che sono due corazzate, ma i ragazzi sanno che devono guardare a se stessi, cercando di crescere in ogni allenamento".
"Coronavirus, sì a stop gare"
Il weekend di Serie A è stato condizionato dall'allarme coronavirus, che ha portato a 4 gare rinviate in A: "Penso che sia un problema serio e importante quello che sta accadendo in Italia, sono d'accordo se si dovranno fermare le partite di campionato. Fermo restando che secondo me in questi casi la prevenzione è importantissima. E penso che tutti si siano mossi nel modo migliore".
"La gente è la nostra arma"
Chiosa sui tifosi, presenti in grande numero anche a Marassi: "Per noi sono importantissimi. Questa è un'altra giornata che rimarrà dentro, perché a Marassi eravamo in 5mila. I miei ragazzi lo sentono, la gente è una nostra arma". Infine il calendario che verrà, che sembra più facile rispetto a quello di Juve e Inter: "Ma tutte le partite sono complicate in A. Poi è normale che gli scontri diretti fra le altre squadre ci possono aiutare", ha concluso Inzaghi, che continua a sognare.