
Allenatori Serie A, Inter 2^ per cambi in panchina dal 1994-95. L'analisi
L'approfondimento di Opta evidenzia come solo una squadra, dal 1994-95 in poi (inizio dell'era dei tre punti), abbia effettuato più cambi in panchina rispetto al club nerazzurro. Ancelotti-Milan, invece, è il binomio più continuo registrato negli ultimi 25 anni. La tendenza generale delle società di A è esonerare dopo circa un terzo di campionato, ma i dati indicano che serve tempo per vedere risultati. Ecco l'analisi nel dettaglio

RECORD DI CAMBI | La squadra che ha cambiato più allenatori negli ultimi 25 anni è il Cagliari: ben 25 dal 1994-95 in poi, a partire dall'uruguaiano Oscar Tabarez fino a Walter Zenga che, a causa della sospensione del campionato, non ha ancora avuto modo di debuttare sulla panchina dei sardi dopo aver preso il posto dell'esonerato Rolando Maran

PANCHINE ROVENTI | Alle spalle dei sardi, invece, si piazzano due squadre: Inter e Palermo. Entrambe hanno effettuato 23 cambi a testa dall'inizio dell'era dei tre punti. Il più presente tra i nerazzurri, oggi guidati da Antonio Conte, è stato Roberto Mancini con 303 partite

ANNO GIREVOLE | Al club rosanero, però, spetta un altro record. Nessuno, infatti, ha cambiato più allenatori in una singola stagione rispetto al Palermo. Nel 2015-16 si sono alternati sulla panchina dei siciliani 6 mister, per un totale di 8 cambi di gestione: Iachini e Ballardini (entrambi esonerati e poi richiamati per una seconda volta), Viviani, Bosi, Tedesco e Novellino

CONTINUITÀ | Chi ha effettuato, invece, meno cambi in panchina? Tra le squadre che hanno partecipato alla Serie A per almeno 20 stagioni, la Juventus è quella che ha visto alternarsi meno allenatori: 10, con Sarri ultimo della lista. A seguire troviamo Lazio e Atalanta, entrambe con 13 cambi. Da tempo si sono affidate rispettivamente a Simone Inzaghi e Gian Piero Gasperini, protagonisti di una grande stagione e una costante crescita negli ultimi anni

LUNGHI BINOMI | L'allenatore che è rimasto più a lungo sulla stessa panchina di Serie A negli ultimi 25 anni è stato Carlo Ancelotti, allenatore del Milan per 283 partite e con tanti titoli messi in bacheca. A seguire troviamo la coppia Lippi-Juventus (258) e Gasperini-Genoa (232): entrambi hanno lasciato grandi ricordi nelle rispettive piazze

MEDIA PUNTI PER CAMBIARE | Quale rendimento porta maggiormente al cambio di allenatore? Secondo lo studio effettuato da Opta, le rivoluzioni in panchina tendenzialmente arrivano quando la media punti nelle cinque partite precedenti al cambio è di 0.67 (considerando solo i casi in cui sia l’allenatore poi esonerato che quello subentrante abbiano registrato almeno 5 panchine stagionali consecutive). In un campionato a 20 squadre, significherebbe concludere la stagione con 25-26 punti, solitamente insufficienti per raggiungere la classica quota salvezza

MEDIA PUNTI ALTA | Non sempre, tuttavia, il buon rendimento ti risparmia dall'esonero. Inter e Crotone, ad esempio, hanno esonerato i propri allenatori con una media di 1.2 punti a partita (la più alta in media), ma il caso più eclatante è rappresentato dalla stagione 2018-19. La Roma esonerò Eusebio Di Francesco dopo aver ottenuto una media di 2 punti a gara nelle ultime 5 sfide disputate sulla panchina giallorossa

CONVIENE CAMBIARE? | Scegliere un nuovo allenatore a stagione in corso porta benefici? La maggior parte delle volte sì: nell’84% dei casi, infatti, la media punti delle cinque partite antecedenti un esonero si è rivelata peggiore di quella dell’intera stagione della squadra, mentre solo nel 16% dei casi è risultata migliore

L'IMPORTANZA DEL TEMPO | Una volta scelto di cambiare guida tecnica, la proprietà deve avere pazienza per vedere i risultati sperati. Il 41% degli allenatori subentrati, infatti, nelle prime cinque partite ha mantenuto una media peggiore di quella stagionale, alzando poi la media solo a lungo andare

GIORNATE DI ESONERI | Per effettuare quest'analisi Opta ha preso in considerazione solo i campionati a partire dal 2004-05, stagione in cui la Serie A è tornata a 20 squadre. La giornata dopo la quale ci sono stati più esoneri è stata la 12^, con un totale di 12 esoneri. La tendenza, quindi, è effettuare i cambi dopo circa un terzo di campionato

FASCE DI CAMBIO | Dal grafico seguente, realizzato da Opta, si evidenzia, invece, come ci sia un progressivo aumento di probabilità di esoneri fino alla 15^ giornata. La probabilità, infatti, si attesta più o meno sulla stessa percentuale (circa il 15%) nei successivi gruppi di cinque turni, con un calo inevitabile verso la chiusura della stagione

LA SCOSSA | Il tempo è una buona condizione per aspettare risultati, ma spesso i benefici si vedono fin da subito. Nel 72% dei casi, infatti, l’allenatore subentrato a stagione in corso - nelle sue prime cinque gare - ha mantenuto una media punti migliore delle ultime cinque partite del precedente mister. I casi più eclatanti sono stati il Cagliari 2012-13 (in foto), il Torino 2006-07 e l’Udinese 2005-06, tutti con una differenza di media punti superiore a 2 tra il successore e il predecessore

FLOP | A chi è andata male, almeno nell'immediato, nel cambio in panchina? I casi peggiori sono rappresentati dal Genoa 2018-19 (in foto), con Juric, e dalla Fiorentina 2004-05, con Zoff: entrambi hanno registrato una flessione di 1.4 punti di media. Nel caso specifico della formazione rossoblù, il successivo approdo di Prandelli ha lasciato la situazione quasi invariata

MIGLIORAMENTI AL TOP | Considerando infine solo le stagioni con due allenatori - ciascuno dei quali con almeno cinque partite in panchina -, la squadra che ha beneficiato più del cambio di allenatore è stata il Bologna 2011-12, con Stefano Pioli che ha alzato la media punti di 1.3 rispetto al suo predecessore Pierpaolo Bisoli