L’ex difensore del Parma ha raccontato un aneddoto divertente che ha come protagonista il colombiano: "Minotti ogni settimana ci elencava le multe da pagare, Asprilla una volta prese il foglio con tutta calma e lo mangiò"
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Un’esperienza indimenticabile, i sette anni a Parma, per Fabio Cannavaro. Tra il 1995 e il 2002, è stato tra i protagonisti di quella squadra capace di vincere la Coppa UEFA nel 1999. Durante il suo intervento a Casa Sky Sport, l’ex capitano della Nazionale ha ricevuto i saluti di Nevio Scala, che lo aveva allenato in gialloblù: "Arrivai molto giovane, si giocava per vincere e c'erano giocatori forti. Il mister mi ha sempre colpito per i valori umani. Era allenatore e maestro. Una persona speciale che ha reso il Parma grande". Di quel gruppo faceva parte anche Faustino Asprilla, noto per il carattere particolare. Cannavaro ha raccontato un singolare aneddoto sul colombiano: "Avevamo lo spogliatoio all’interno dello stadio Tardini. Minotti, che era il nostro capitano, a fine settimana da persona precisa quale era si segnava tutte le multe che ciascuno di noi doveva pagare. Le elencava. Io 100 mila lire, un mio compagno 200 e così via. Poi arrivava il turno di Asprilla, che doveva pagare 3 milioni! Allora lui si alzò e, con tutta calma, mangiò il fogliettino sul quale erano state scritte le cifre".
Il primo Buffon
L’anno in cui Cannavaro arrivò a Parma fu lo stesso in cui esordì in Serie A Gigi Buffon. "Che fortuna vederlo agli inizi. Era imbarazzante perché aveva quel pizzico di pazzia in più che lo rendeva diverso. Poi negli anni è diventato più tecnico e di posizione, ma le uscite che fece con il Milan all'esordio furono impressionanti. Quel Parma aveva giocatori straordinari, c'era una famiglia, un gruppo straordinario" ha concluso l’ex difensore.