Il centrale elogia il suo allenatore: "Impatto top. Tutti me ne parlavano bene e avevano ragione". Poi sulle prime settimane da azzurro: "Demme mi ha impressionato, Osimhen attaccante vero. Difesa a quattro? Nessun problema, mi adatterò"
Amir Rrahmani è pronto per un'altra stagione da protagonista. Come quella che ha vissuto con il Verona, ma questa volta la maglietta è azzurra. Il presente dice Napoli. Il club ha investito su di lui, lo ha voluto portare agli ordini di Gattuso per 14 milioni di euro più 1,5 di bonus. Fin dal primo allenamento nel ritiro di Castel di Sangro ha provato a convincere Gattuso, perché la concorrenza sarà tanta e non sarà facile partire dal primo minuto.
Le tue prime impressioni?
"Sono due settimane che mi sto allenando con la squadra - ha spiegato il centrale classe 1994 a Sky Sport - i compagni li conoscevo di già, ci ho giocato contro e hanno tanta qualità. Sono intelligenti, con o senza pallone. La squadra è forte".
Da una difesa a tre passerai ad una linea a quattro
"E'un altro moddello di gioco, un altro sistema. Ci sono altre regole da seguire. In una linea a quattro ho giocato anche prima in carriera. Adesso serve un po' di tempo per riabituarmi a quello che facevo. Non è un qualcosa di nuovo comunque per me".
Come è stato il tuo impatto con Gattuso?
"Top! E' un grande uomo, me lo avevano detto anche altri colleghi che hanno lavorato con lui. E anche io la penso così".
Come sarà giocare senza tifosi?
"Giocare senza di loro non ha senso, è un altro sport che non piace a nessuno. Speriamo che da ottobre iniziamo a giocare con la gente. I tifosi qui a Napoli sono il 12esimo uomo".
Quanto è forte Osimhen?
"E' molto veloce e pericoloso, perché cerca sempre di segnare. E' un attaccante vero".
Chi ti ha impressionato di più?
"Demme. Ma tutti i miei compagni sono bravi".
Ti preoccupa la concorrenza in difesa?
"Una squadra come il Napoli deve avere tanti calciatori con la stessa qualità, perché giochiamo in Europa League, Coppa Italia e Serie A. Ci sono tante partite e quindi chiunque avrà un'occasione".
Hai un modello?
"Quando lo dico tutti si mettono a ridere, ma a me è sempre piaciuto tanto Thomas Vermaelen (ex Arsenal e Barcellona). Per me è stato un numero uno, aveva un carattere forte, da leader.".