L'allenatore nerazzurro, intervenuto al Festival dello Sport al Teatro Piccolo di Milano, ha esaltato le qualità del Papu Gomez, non nascondendo qualche incomprensione iniziale: "Aveva la tendenza ad allenarsi poco, ora non perde un allenamento. E' sempre stato un grande aiuto e, oltre ad essere un grande calciatore, è una persona con grandi valori". Fiducia anche per il ritorno di Ilicic: "In allenamento gli vedo già fare cose del miglior Josip"
Gian Piero Gasperini e l'Atalanta: un rapporto che si è appena avviato verso la quinta stagione insieme e che sta regalando alla società nerazzurra risultati mai ottenuti prima. Un crescendo continuo, fatto di traguardi prima inimmaginabili e che pian piano sono diventati realtà, come due terzi posti consecutivi in campionato con altrettante qualificazioni per la Champions League. Gasperini ha provato a svelare i segreti di questi successi, intervenendo al "Festival dello Sport", e tra questi ha individuato sicuramente la figura del Papu Gomez. Un capitano con il quale, però, il rapporto non è sempre stato idilliaco: "Con Gomez il rapporto non è sempre stato rose e fiori, ci sono stati anche confronti vivaci, però oltre che un grandissimo giocatore è una persona con dei valori molto forti. Abbiamo sempre lavorato per il bene dell'Atalanta e abbiamo sempre superato quei pochi scontri. Uno dei problemi iniziali era la sua tendenza ad allenarsi poco, veniva da una cultura diversa. La prima settimana di ritiro ha saltato due o tre allenamenti e allora lo feci allenare nel giorno libero, fu un primo impatto particolare ma ora non si perde una seduta. In cinque anni, comunque, i momenti di frizione sono stati rarissimi ed è stato un aiuto incredibile per sopperire anche ad alcune mie lacune nel rapportarmi con tutti i calciatori". Poi ha parlato anche della stagione appena iniziata: "La società ha fatto un ottimo mercato allargando la rosa. Questa squadra ha ancora fame", ha assicurato l'allenatore.
"In Champions per passare il turno. Ilicic? Torna presto"
Un altro elemento fondamentale dell'Atalanta degli ultimi anni è stato senza dubbio Josip Ilicic. Il fantasista sloveno è fuori ormai da luglio scorso a causa di problemi personali che però, a detta di Gasperini, sembrano essere in via di risoluzione: "Ilicic torna. Ero uno dei più scettici quando abbiamo ripreso, ma sta dando delle risposte incredibili. Ho grande fiducia e sono convinto che tornerà molto presto. Gli vedo fare in allenamento alcune cose del miglior Josip". E adesso l'Atalanta di Gasperini si appresta a vivere una nuova stagione di Champions League. Il sorteggio di Ginevra ha riservato ai nerazzurri Liverpool, Ajax e Midtjylland all'interno del gruppo D: "Quando ci siamo qualificati in Champions avevamo il desiderio di giocare in uno di questi stadi storici e quest'anno non ci siamo fatti mancare nulla. Andiamo a giocare a Liverpool, ad Amsterdam contro l'Ajax, tutte squadre che hanno già vinto la Champions. Incontriamo dei mostri sacri, ma dopo l'esperienza dell'anno scorso, ci arriviamo non solo per fare bella figura, ma con l'ambizione di provare a passare il turno".
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"Gollini portiere moderno, parte integrante del gioco"
Presente alla serata anche il portiere nerazzurro, Pierluigi Gollini, sulla via del recupero dopo la lesione del legamento crociato di inizio agosto. Proprio il numero uno dell'Atalanta è stato indicato da Gasperini come uno degli esempi più lampanti sui miglioramenti che questa rosa ha compiuto negli anni: "I suoi interventi migliori non sono le parate, ma certe letture difensive su lanci lunghi degli avversari e alcuni interventi fuori dai pali. E' diventato un portiere moderno e oggi tra le sue qualità migliori c'è quella di essere parte integrante della squadra, anche nella fase di gioco".
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Gasperini e il coronavirus: "Tornati da Valencia Bergamo era in guerra"
"Il momento più duro è stato quando siamo tornati da Valencia. Eravamo partiti lunedì e rientrati mercoledì ed era tutta un'altra città. Una situazione di guerra. Si sentivano solo sirene. Era drammatico con gente negli ospedali. Nel giro di pochissimi giorni la situazione è precipitata": ha parlato anche di questo Gian Piero Gasperini, nel suo intervento durante il Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport al Teatro Piccolo di Milano. Gasperini ha chiarito poi di come ha scoperto nei mesi passati di essere stato positivo al Covid: "Si sono dette cose spiacevoli. Ho avuto il Covid anche io ma senza saperlo. Non ho mai avuto febbre - racconta l'allenatore - né problemi respiratori. Il dramma lo viveva chi non respirava per colpa delle polmoniti. Ho tremato, temevo che anche per me potesse degenerare. L'ho scoperto successivamente, facendo il sierologico quando era possibile, a maggio. All'epoca c'era tanta preoccupazione, i morti erano tanti, gente che ha dato la sua vita per curare gli altri. Era inimmaginabile vivere una cosa del genere".