Inter, Lukaku: "Io e Conte siamo uguali: entrambi odiamo perdere"

Serie A

L'attaccante belga: "L'Italia mi piace, se l'avessi saputo ci sarei venuto prima. Con Conte vado d'accordo, entrambi odiamo perdere. La sconfitta col Siviglia? Non potevo accettare la medaglia, ci ho messo 4 o 5 giorni per superare quel momento. Seguo sempre l'Anderlecht, ci tornerò"

È alla sua seconda stagione italiana Romelu Lukaku, punto fermo dell'Inter di Conte. L'attaccante belga, in un'intervista rilasciata al quotidiano belga Het Laatste Nieuws, ha parlato del suo feeling con la Serie A e con il nostro paese, oltre che con l'ambiente nerazzurro: "L'Italia è un po' più il mio stile – le parole di Lukaku - Se l'avessi saputo, avrei fatto il salto in Italia prima. Conte? Giochiamo con due attaccanti e andiamo d'accordo. Siamo più o meno la stessa cosa. Odio anche io perdere". Una sconfitta che ha fatto male è stata quella in finale di Europa League contro il Siviglia. In quell'occasione Lukaku non ha accettato la medaglia: "Non potevo, era un po' troppo per me. Ho sempre vissuto dei momenti 'no': Supercoppe, ha perso un campionato per un punto, la semifinale persa con il Belgio ai Mondiali. È stata solo un'esplosione per me. Ho dato tanto per quell'obiettivo e sono rimasto senza niente in mano. Ci sono voluti quattro, cinque giorni per superarlo".

"Seguo sempre l'Anderlecht. Ci tornerò"

Poi Lukaku parla del suo primo amore, l'Anderlecht: "Lo seguo sempre. Ovviamente non è facile per le persone con il sangue viola. Penso che ogni grande club debba attraversare momenti del genere. Ritornerò. Decisamente. L'attrazione che vive un giocatore verso la sua giovinezza è semplicemente troppo grande. Chiedi a ragazzi come Leander Dendoncker, Youri Tielemans. Rimangono anche coinvolti con il club perché abbiamo vissuto così tanti bei momenti lì".

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