Il Milan, a punteggio pieno dopo le prime tre giornate, ha la possibilità di continuare a vincere nel derby. Un esame di maturità per la squadra di Pioli, che si affida alla certezza Ibrahimovic e alla sorpresa Leao
Arriva certamente nel momento più complicato e strano per il nostro paese, da un paio di mesi a questa parte. Ma per il Milan il derby sarà una grandissima chance. Di ripartenza sportiva. Dare l’ennesimo, forse l’ultimo e definitivo, segnale che il Milan è davvero tornato ad essere Milan. L’attesa c’è. Le certezze anche. Una su tutti: Zlatan Ibrahimovic. "Sorridente, positivo, volitivo, generoso, trascinatore. Sta bene" le parole di Pioli sullo svedese in conferenza. Sarà un vero e proprio esame di maturità contro i nerazzurri. Gli ottimi risultati dal post lockdown, l’ottima partenza di questa stagione, le rinnovate ambizioni. La lista delle cose buone fatte da questo Milan è lunga. Ma vincere un derby cambierebbe la storia, soprattutto quella della stracittadina. Ultimamente mai favorevole ai rossoneri. L’ultima volta, 9 febbraio scorso, ci andò vicino la squadra di Pioli. Finí male: rimontati e sconfitti. Da 0-2 a 4-2. Eppure Pioli descrive quello come punto di svolta: "Su quella sconfitta abbiamo costruito il nostro percorso, e adesso vedremo a che punto saremo". Si ripartirà dal Milan della scorsa stagione. Con una grande sorpresa. No Castillejo. No Diaz. No Hauge. Come terzo trequartista di sinistra ci sarà Rafael Leao. Una chiara scelta tattica di Pioli che così proverà a tenere basso -attaccandolo- un potenziale pericolo come Hakimi). L’attesa è finita. È derby a Milano. Il primo derby dei tamponi, il primo derby a porte chiuse, ma un derby è e sarà per sempre un derby.
