Giampaolo: "Non mollo niente, serve solo lavorare. Sassuolo è all'università del calcio"
Serie AL'allenatore del Torino parla alla vigilia dell'anticipo della quinta giornata sul campo del Sassuolo (diretta il 23 ottobre su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251): "Loro sono all'università del calcio, bella realtà. Le rivoluzioni hanno bisogno di sacrificio e sofferenze, io non mollo niente". Su Belotti: "Nelle caratteristiche che Andrea esprime non ho mai allenato un calciatore così forte"
Il campionato riparte da Sassuolo-Torino, anticipo del venerdì sera (diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251) in programma alle 20.45 per la quinta giornata di Serie A. In conferenza stampa tocca all'allenatore granata Marco Giampaolo giocare in anticipo la sfida del Mapei Stadium di Reggio Emilia. "Sarà una partita ad alto livello di contenuti. Il Sassuolo è una squadra forte, una grande realtà che ha consolidato il modo di giocare, è all'università del calcio. Dovremo stare più o meno sulle loro stesse percentuali di possesso palla e mettere nella partita un livello di attenzione altissimo. Per noi è un test impegnativo, dobbiamo essere minuziosi. Questa è stata una settimana corta, atipica".
"Mi aspettavo di avere qualche punto in più"
Il Torino arriva alla sfida al Sassuolo dopo un avvio di campionato con tre sconfitte e la gara contro il Genoa che sarà recuperata il 4 novembre. "Mi aspettavo di avere qualche punto in più - ammette Giampaolo - i punti e la classifica trasmettono fiducia ed entusiasmo, fidelizzano calciatori, tifosi e dirigenti. Quando vengono meno è più difficile, ma non mollo niente. Alla prima siamo arrivati male, poi abbiamo incrociato l'Atalanta. Dobbiamo fare mea culpa per la sconfitta contro il Cagliari. Tifosi preoccupati? Abbiamo sempre detto di essere abituati a soffrire, speriamo di trasformare le sofferenze di questo campionato in soddisfazioni". Per l'allenatore la pazienza è l'elemento chiave: "Le rivoluzioni si pagano con il sacrificio, le sofferenze. Tutti i percorsi sono difficili, tortuosi. Questa squadra lavora per inseguire un'idea di calcio, a volte lo facciamo bene e altre volte. Dobbiamo proporre le cose che ci riescono più volte nei 90 minuti. L'unica fiducia che conosco sta nel lavoro quotidiano".
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"Belotti? Mai allenato uno così forte con quelle qualità"
A distinguersi nel Toro di avvio stagione c'è stato Belotti, autore delle quattro reti granata: "Nelle caratteristiche che Andrea esprime non ho mai allenato un calciatore così forte, poi ho ho avuto a che fare con altri attaccanti forti ma con qualità diverse". Non esclude il ritorno di Verdi tra i titolari: "Di qualità ne abbiamo bisogno sempre. Tutti gli attaccanti devono aggiungerne alla squadra, senza non vai da nessuna parte. Verdi è un giocatore affidabile che potrebbe giocare dall'inizio o non giocare. Lo deciderò domani. Contro il Cagliari ha avuto un rigore in movimento a disposizione, questo significa che giocare titolare o meno conta poco: per chi gioca in quel ruolo le possibilità sono dietro l'angolo. L'ho visto molto meglio recentemente, deve essere un giocatore determinante per il Toro. Gojak? Deve migliorare l'inserimento, capire meglio l'italiano: è disponibile, fa le cose per bene, ci sarà tempo e modo per valutarlo meglio". In difesa non ci sarà Izzo. "Armando è infortunato - spiega l'allenatore - Lyanco o Bremer al suo posto? Sono affidabili, come spero possa diventarlo Buongiorno. Poi ognuno ha le sue peculiarità. C'è un gruppo di potenziali titolari, tutti utili alla causa".