Lazio, Tare: "Tamponi Uefa? Come il caso Hakimi. Immobile con la Juve giocherà"

Serie A

Il direttore sportivo biancoceleste a Sky Sport: "I tamponi erano regolari, li abbiamo consegnati alla Procura che è venuta più volte a Formello. Abbiamo collaborato e siamo in buona fede. Ci sono dei valori che vengono considerati in un modo o in un altro, perciò ci vuole uniformità nei protocolli altrimenti discuteremo di queste situazioni ogni settimane. Immobile contro la Juve? Penso di sì, dopo mezz'ora era già negativo"

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Dopo le positività di Immobile, Lucas Leiva e Strakosha, costretti dunque a saltare la gara di Champions contro lo Zenit, la Procura Federale ha aperto un'inchiesta nei confronti della Lazio per accertare l'eventuale violazione dei protocolli anti-Covid. Sull'argomento ha parlato Igli Tare ai microfoni di Sky Sport: "Penso che quando si tratta della Lazio ci sia sempre da raccontare – le parole del direttore sportivo biancoceleste - Abbiamo fatto dei tamponi regolari la scorsa settimana, abbiamo ricevuto due volte la Procura in visita a Formello, abbiamo consegnato tutti i test, venerdì e sabato li abbiamo ripetuti e Immobile, Leiva e Strakosha sono risultati negativi, perciò domenica sono stati presenti regolarmente alla partita. Poi ieri è successa la stessa cosa che era successa anche la settimana precedente con Pereira, dove ci sono dei valori che vengono considerati in un modo o in un altro. Abbiamo collaborato con tutti gli organi competenti, abbiamo consegnato qualsiasi documentazione e ci siamo messi a disposizione totale. Aspettiamo adesso le decisioni finali, ma siamo in buona fede e su questo non c’è niente da discutere".

"Ci vuole uniformità. Immobile con la Juve? Penso di sì"

Sulla possibilità di vedere Immobile nella prossima partita contro la Juventus, aggiunge: "Pensiamo di sì perché nel tampone fatto ieri mezz'ora dopo quello dell’Uefa è risultato negativo, perciò eravamo straconvinti che sia lui che Leiva e Strakosha potessero viaggiare con la squadra. Ma nel rispetto delle regole e soprattutto della competizione, abbiamo preso questa decisione. Non volevo prendere come esempio il caso Hakimi perché non riguarda la nostra squadra, ma è risultato simile ai nostri perché nel risultare due giorni prima positivo e due giorni dopo negativo c’è qualcosa che non quadra. Ma non spetta a noi discutere, lasciamo la parola agli organi competenti, siamo totalmente a disposizione per collaborare. Stesso protocollo per tutti? È l'unica soluzione, ci vuole uniformità. Solo così si può andare avanti, altrimenti saremo qui a discutere di queste situazioni ogni settimana. L'altra volta non volevo essere polemico, ho detto che bisogna fare di necessità virtù. Dobbiamo giocare, volevamo avere a disposizione questi tre giocatori e ci dispiace. Ma serve uniformità per tutti, altrimenti ognuno deve rispettare un regolamento".

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