Napoli Milan, le chiavi tattiche della sfida

Serie A

Daniele V. Morrone

Le assenze condizioneranno quella che è a tutti gli effetti una sfida per lo Scudetto. La partita tra Napoli e Milan sarà visibile in esclusiva sui canali Sky Sport Uno, Sky Sport Serie A e Sky Sport 251

NAPOLI-MILAN LIVE

Dopo la pausa per le nazionali inizia uno sprint di partite che arriverà fino a Natale. Al suo termine, in teoria, dovrebbe uscire fuori il gruppo di squadre che lotteranno per la vittoria dello scudetto. Napoli e Milan, per classifica e statistiche, dovrebbero rientrare tra quelle squadre ed è interessante quindi che siano proprio loro a inaugurare questa fase del campionato, a cui arrivano da prima e terza della classifica. Con le due squadre a 3 punti di distanza, una vittoria del Milan rafforzerebbe le sue certezze di poter contendere lo Scudetto in un momento storico in cui sembrava impossibile; una vittoria del Napoli, invece, non farebbe che accorciare una classifica già corta.


La pausa per le nazionali porterà però i suoi riflessi sulla partita. Dalla pausa sono tornati acciaccati due giocatori rivelatisi molto importanti per le loro squadre in questo inizio di stagione e che salteranno la partita: Rafael Leao e Victor Osimhen. Se il Milan schiererà Ante Rebic titolare, per il Napoli l’assenza di Osimhen potrebbe causare un cambiamento di modulo. O meglio un ritorno.


Perché più che sostituire la punta titolare con la sua riserva Petagna, sembra che Gattuso abbia optato per tornare al 4-3-3 con l’inserimento di Bakayoko davanti alla difesa, con davanti il tridente con Mertens al centro, Insigne a sinistra e uno tra Politano e Lozano a destra. Il cambio di modulo avrebbe ovviamente ripercussioni tattiche su come il Napoli occuperà il campo. Una punta verrebbe sostituita con un altro giocatore bravo a giocare nei mezzi spazio. Mertens dovrà alternare ricezioni tra le linee e ricerca della profondità; i due terzini, Mario Rui e Di Lorenzo, dovranno dare ampiezza alla squadra nella metà campo offensiva.

 

Dal punto di vista difensivo, però, il cambio di modulo con Bakayoko come vertice basso del triangolo centrale può aiutare il Napoli a occuparsi di Hakan Calhanoglu. Per i rossoneri diventa quindi fondamentale la capacità del turco di muoversi con i giusti tempi per portare fuori dalla sua zona di competenza Bakayoko, e permettere quindi a Ibrahimovic di andare lì a ricevere come passo intermedio dell’azione. Il Napoli ha una delle poche coppie difensive nella Serie A che può pensare di contenere Ibrahimovic nei pressi dell’area di rigore - Koulibaly e Manolas - e quindi Pioli chiederà alla squadra di andare spesso in verticale, come sempre, ma di sfruttare poi le sponde dello svedese per i tagli esterno-interno di Rebic.

 

Le mezzali del Napoli saranno a specchio con i due centrocampisti del Milan, e allora verrà fuori l’importanza della vittoria dei duelli individuali. Il Napoli è primo in Serie A per percentuale di duelli vinti a partita, 61,4, mentre il Milan è secondo con 60,7. Il Milan sta mettendo in crisi gli avversari con la presenza di un giocatore immarcabile come Ibrahimovic, ma sta ricavando tantissimi vantaggi anche da giocatori come Theo Hernandez, Bennacer e Kessié proprio per la loro capacità di vincere i duelli individuali. I duelli individuali sono la base solida per sfruttare poi la verticalità del proprio fronte offensivo.

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Il Napoli dal canto suo aveva inserito Osimhen proprio per il dominio atletico che riesce ad avere nei pressi dell’area di rigore, ma non dobbiamo dimenticarci che è una delle squadre più tecniche del campionato, quella che meglio di tutte riesce a giocare accerchiando da fascia fascia gli avversari nei pressi della propria area, in attesa di trovare l’imbucata giusta. Sono entrambe squadre che puntano quindi sull’intensità, anche se in modo diverso. Il Milan di Pioli vuole il pressing alto, mentre Gattuso per il suo Napoli preferisce concentrarsi sulla riaggressione una volta persa palla.

Il Napoli è quarto per recuperi palla nella metà campo offensiva con 18 a partita (il Milan ne effettua 14,3 per capirci), è invece quartultimo per PPDA con 18,7 (la media del campionato è 16,1). Il PPDA è l’indice che mostra la pressione portata dalle squadre nella metà campo offensiva in fase di non possesso, prendendo il rapporto tra il numero di passaggi effettuati dalla squadra che imposta e il numero di azioni difensive (tackle, intercetti e falli) compiute da quella senza palla. Il PPDA del Milan è 13,4 ed è il quarto della Serie A, accanto a squadre che pressano alte come Bologna, Hellas e Inter. Il Napoli quindi recupera palla ma lo fa più sulla sua stessa perdita, mentre il Milan va a pressare alto e ostacolare gli avversari.


Ovviamente non significa semplicemente che avremo una partita tra una squadra che imposta e una che punta a impedirglielo; piuttosto vedremo un duello tattico tra due squadre che giocano in modo diverso con la palla e senza, che hanno trovato due modi diversi per essere tra le migliori del campionato.