La delusione dell'allenatore dopo la sconfitta contro il Milan: "Ci sono delle cose nell'atteggiamento che non mi piacciono. Dobbiamo migliorare al più presto, ma il responsabile sono io". E su Ibra: "E' più forte di 10-12 anni fa. Noi dobbiamo ripartire dalla loro mentalità e ragionare da squadra"
E' un Gennaro Gattuso arrabbiato, quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine di Napoli-Milan. L'allenatore ha strigliato i suoi al fischio finale, assumendosi però le responsabilità della sconfitta: "Abbiamo fatto tutto da soli, creiamo e facciamo una buona gara, ma quando arriva la partita importante succede sempre qualcosa. Dobbiamo alzare l'asticella, ma mi assumo la responsabilità di non riuscire a far interpretare queste gare in un determinato modo. Dobbiamo esserci con la testa, giocare più seriamente e non dare sempre colpa alla sfortuna. Non basta giocare bene, spesso ci sono cose nell'atteggiamento che non mi piacciono e sto battendo su questo tasto da diversi mesi. Dobbiamo migliorare questo aspetto al più presto, ma se ci manca qualcosa il responsabile sono io".
"Gomitata di Ibra? Colpo alla Mike Tyson..."
Gattuso ha poi analizzato l'episodio che poteva portare all'espulsione di Ibrahimovic, con lo svedese che ha colpito Koulibaly con una gomitata al volto (ritenuta dall'arbitro involontaria) quando il punteggio era sullo 0-1: "Mi è sembrato un colpo alla Mike Tyson, ma non ne voglio parlare. Per queste situazioni c'è il Var". E poi, prendendo proprio spunto da Ibra, è tornato a parlare dei suoi: "Il Milan crede fortemente in lui e i compagni lo seguono al 100%. Forse loro non sono i più forti, ma hanno la mentalità e Ibra è meglio oggi di 10-12 anni fa. Noi dobbiamo ripartire da queste cose, ragionare da squadra, perchè quando abbiamo vinto lo abbiamo fatto con il coltello tra i denti. Se invece di fare questo, pensiamo a fare i professorini e a protestare con l'arbitro, se pensiamo all'io invece che al noi, allora vengono fuori tutti i nostri problemi. Mi piace che le mie squadre giochino bene a calcio, ma non posso accettare che si perda alle prime difficoltà".