Fiorentina-Genoa, Prandelli: "Pareggio che vale una vittoria, il vento è cambiato"

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Le parole dell'allenatore viola dopo il pareggio conquistato nei secondi finali contro il Genoa: "Questo risultato deve darci la svolta, vale come una vittoria. In due settimane non si possono fare miracoli, ma abbiamo dimostrato di essere da Fiorentina"

FIORENTINA-GENOA 1-1: GOL E HIGHLIGHTS

Un pareggio che sa di rinascita. Tanta soddisfazione per Cesare Prandelli, che contro il Genoa ha conquistato il suo primo punto da quando è tornato a guidare la Fiorentina (prima di oggi due sconfitte consecutive contro Benevento e Milan). E che punto: i viola, sotto per il gol di Pjaca, hanno riacciuffato la squadra di Maran al 98' con Milenkovic. Una reazione che ha reso felice Prandelli: "Questo gol deve cambiare il vento - ha detto l'allenatore della Fiorentina a Sky Sport - e probabilmente lo ha fatto. Nel secondo tempo è stata una Fiorentina molto ordinata, efficace. Abbiamo creato e siamo stati sfortunati nelle conclusioni, ma la squadra mi è piaciuta. Siamo qui da due settimane, quindi non possiamo fare i miracoli. Prendiamo questo punto per il morale, secondo me è come una vittoria".

"La classifica pesa, ma in due settimane non si può fare molto"

Prandelli ha poi parlato della posizione di classifica che vede la Fiorentina attualmente al quartultimo posto con 9 punti: "Questa cosa pesa parecchio perché quando parti con aspettative alte e poi ti ritrovi nelle zone basse, devi essere capace e umile a tornare con i piedi per terra, lavorando in maniera diversa. Senza idee precise poi diventa tutto più complicato. In ogni caso in due settimane non si può creare molto - ha continuato l'allenatore -, fino a un mese e mezzo fa c’era un determinato tipo di gioco, ora dobbiamo fraseggiare per arrivare in porta. Ci vuole tempo e stasera qualcosa si è visto. L'importante è che la squadra stia cercando di farlo. Abbiamo buttato le basi e lavoreremo ancora su questo". In chiusura qualche giudizio sui singoli, a partire da Ribery. "Sta lavorando bene, è abituato a determinare da solo e lo fa spesso, ma lo raddoppiano sempre: dobbiamo trovare gli spazi per farlo rendere meglio. Amrabat ha potenzialità fisiche straordinarie, ma deve imparare a giocare più veloce, a due tocchi. La sua forza la deve scatenare verso la porta avversaria. Gli attaccanti? Vlahovic è stato sfortunato, ma i gol non devono arrivare solo dalle punte. Dal punto di vista dell’attaccamento oggi abbiamo visto di essere da Fiorentina".