Roma, sollevati due dirigenti dopo il caos sostituzioni. Confermato Fonseca

Serie A

Dopo la pesante sconfitta nel derby, l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Spezia e il caos legato alle 6 sostituzioni effettuate contro i liguri, confronto a Trigoria tra i Friedkin e il nuovo gm Pinto: la linea è di confermare per il momento l'allenatore Fonseca. Rimossi dall'incarico invece due dirigenti: il Team manager Gianluca Gombar e il Chief Official Global Sports Manolo Zubiria

ROMA, CAOS SESTO CAMBIO: COSA DICE IL REGOLAMENTO

Fonseca resta sulla panchina della Roma, almeno per il momento. È questa la linea decisa dalla società giallorossa in quello che è stato un vero e proprio vertice tra i Friedkin e il nuovo general manager Tiago Pinto, andato in scena all’ora di pranzo a Trigoria. In serata, invece, le decisioni per quanto riguarda il caos sostituzioni avvenuto nel corso della partita di Coppa Italia per mano dello Spezia. Saranno sollevati dall’incarico il Team manager Gialuca Gombar e il Chief Officer Global Sports Manolo Zubiria per i quali, evidentemente, sono state riscontrate delle responsabilità per quanto successo, al di là che la Roma ha comunque perso sul campo e lo Spezia non farà ricorso. Ai Friedkin ha dato fastidio il clamore mediatico che si è creato attorno a questa vicenda. 

 

Gli umori giallorossi

 

La pesante sconfitta nel derby contro la Lazio e l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Spezia, condita dall’errore legato alla sesta sostituzione effettuata dall’allenatore giallorosso nei supplementari, hanno lasciato più che un segno un vero e proprio solco all’interno dell’ambiente romanista, con i tifosi infuriati sui social e la dirigenza quantomeno basita da quello che si è visto in campo e nei pressi dello stesso. Ma due partite (nonostante un errore tecnico marchiano, quasi da dilettanti, tra l’altro il secondo della stagione dopo quello di Verona legato all’inserimento di Diawara nella lista sbagliata) non possono rimettere totalmente in discussone un progetto che i Friedkin, è vero, si sono ritrovati in casa ma che comunque, sino a una settimana fa, aveva prodotto i suoi frutti e portato la squadra fino alle soglie dei primi posti. Inoltre, i tempi molto serrati di un calendario congestionato renderebbero complicato un cambio in corsa prima della prossima sfida, sabato 23 gennaio sempre contro lo Spezia all’Olimpico, senza contare che la nuova proprietà statunitense in caso di sostituzione in panchina vorrebbe presentarsi con un progetto rinnovato fondato su un allenatore di un certo prestigio, non facile da ingaggiare in così poco tempo. Per tutti questi motivi, dunque, Fonseca resterà sulla panchina giallorossa, anche se non è facile riuscire a capire sino a quando. Ovviamente i suoi jolly l'allenatore portoghese se li è giocati e già nel prossimo incontro con i liguri la squadra dovrà dimostrare una reazione importante, soprattutto a livello di atteggiamento in campo, risultato quasi sconfortante nelle ultime due partite.

Futuro Fonseca, c'è il sogno Allegri sullo sfondo

Se il futuro prossimo di Fonseca, sebbene turbolento, è alla Roma, quello remoto, che dipenderà anche dai risultati, sembra comunque offuscato da una serie di dubbi e di riflessioni che la dirigenza giallorossa sta facendo, in gran silenzio, già da qualche mese. Il portoghese ha un contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo per un'altra stagione a favore della Roma, dunque, almeno virtualmente, è in scadenza. Per questo, considerata anche l’evoluzione che sta prendendo la stagione giallorossa, è inevitabile per i Friedkin e Pinto guardare anche al futuro e cominciare a cautelarsi, andando alla ricerca di un profilo di spessore col quale poter davvero cominciare il loro progetto giallorosso (da quando sono arrivati i due presidenti statunitensi hanno deciso di cambiare poco o nulla in attesa di metabolizzare completamente la nuova realtà). Il nome più suggestivo tra quelli liberi sin da subito, anche nel caso in cui la situazione precipitasse vertiginosamente in pochi giorni, è quello di Massimiliano Allegri, fermo oramai da una stagione e mezza e obiettivo anche del Chelsea di Abramovich, che sta parlando anche con Tuchel appena esonerato dal Psg. Sarebbe lui il profilo ideale attorno al quale costruire (per l’ennesima volta) la nuova Roma e da quanto siamo riusciti a capire l’ex Juve non disdegnerebbe la soluzione romanista, soprattutto se convinto dall’offerta giusta. Nessun recente contatto, sia ben chiaro, ma di certo un pensiero quasi fisso, che anche Pinto avrebbe avallato. Per ora, però, il destino è nelle mani di Fonseca e nei piedi dei suoi giocatori: starà a loro convincere tutti che il progetto non è tramontato e che i nuvoloni addensatesi in questo gennaio turbolento (che ricorda in maniera preoccupante quello del 2020) su Trigoria non siano il preludio a un temporale ma solo il frutto di un periodo sfortunato.