Torino, emergenza Covid: c'è un nuovo positivo. L'Asl: "Possibile che non si giochi"

Serie A

Il Torino ha comunicato sul proprio sito ufficiale che, dall'analisi del tampone molecolare svolto ieri sera (23 febbraio), è emersa un'ulteriore positività al Covid-19. Anche oggi la squadra, su disposizione dell'Autorità sanitaria locale competente, non sosterrà alcuna sessione di allenamento. Il direttore dell'ASL: "C'è la possibilità che non si giochi". Sfida di venerdì col Sassuolo sempre più a rischio

CORONAVIRUS, DATI E NEWS LIVE

Continua emergenza Covid in casa Torino. Il club ha comunicato un nuovo caso di positività dall'analisi del tampone molecolare svolto nella serata di martedì 23 febbraio. Già nella stessa giornata di martedì erano emersi quattro nuovi casi, con conseguente sospensione degli allenamenti "su disposizione dell'Autorità sanitaria locale competente". Stesso discorso con il nuovo positivo, con le sessioni ancora sospese. Venerdì sera, alle 20.45 è in programma la sfida contro il Sassuolo, sempre più a rischio.

Il Dg dell'Asl di Torino: "C'è la possibilità che non si giochi"

"C'è la possibilità che il match con il Sassuolo non si giochi. Se non ci fosse stata la variante inglese, non avremmo preso questa posizione. Entro domani verrà assunta una decisione". Così il dg dell'Asl di Torino Carlo Picco sul focolaio Covid che ha fermato il Torino. Anche oggi il club comunica una ulteriore positività e la squadra non si allena. "Di fronte a un cluster con suggestioni importanti di variante inglese - ha aggiunto Picco - con diffusione tra calciatori e persone loro vicine, occorre riflettere. Si stanno facendo tamponi ogni giorno, non c'è ancora una parola definitiva, ma c'è la possibilità che non si giochi".  Dunque Torino-Sassuolo si giocherà? Il protocollo sanitario del campionato di Serie A dice che la partita si potrà giocare purché la squadra abbia almeno 13 calciatori disponibili tra cui un portiere. Lo stesso protocollo prevede la possibilità di richiedere un solo rinvio in tutta la stagione se un club ha 10 o più giocatori con numero di maglia assegnato colpiti dal Covid-19 nell'arco degli ultimi 7 giorni. Una volta riscontrate queste positività, la società può richiedere alla Lega il rinvio della partita allegando i referti medici. Una situazione che ancora non si è verificata in casa granata. In caso di intervento dell'azienda sanitaria locale competente, il protocollo potrebbe passare in secondo piano come già accaduto in occasione di Juventus-Napoli del 4 ottobre scorso. La sentenza del Collegio di garanzia del CONI ha fatto giurisprudenza in questo senso.