Torino, nel 1983 una rimonta come contro il Sassuolo. Ma la salvezza è ancora da centrare

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Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

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La prima vittoria del Torino in casa arriva contro il Sassuolo, grazie a una rimonta dallo 0-2 al 3-2, con doppetta di Simone Zaza. L'ultimo ribaltone così dei granata ci riporta al 1983, contro la Juventus. Nicola si gode il successo ma c'è ancora l'obiettivo salvezza da centrare

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In 15 minuti cambia il mondo Toro. Come 38 anni fa, l'ultima volta in cui il Torino vinse in rimonta sotto di due gol. Nicola come il "sergente di ferro" Bersellini. Dal derby del 27 marzo 1983 con la Juve schiantata con tre gol in tre minuti e 15 secondi alla tripletta in 15 minuti contro il Sassuolo. Mondi diversi e avversari diversi. Quella resta una rimonta storica, una partita citata da ogni padre che vuole trasmettere al figlio la passione per il Toro. Nel 1983 fu un delirio granata: Dossena Bonesso e Torrisi ribaltarono i gol di Rossi e Platini, annichilendo la Juve dei campioni del mondo del Trap e togliendole di fatto lo scudetto, che andò alla Roma.

 Quel Toro non vinse più una partita fino al termine del campionato, in overdose di felicità. La squadra di Nicola deve invece ancora salvarsi, ma il quarto d'ora di fuoco contro il Sassuolo è un manifesto del DNA granata. Belotti che non vorrebbe uscire anche se stremato. Nicola che abbraccia Zaza e Verdi a fine partita. Sirigu che è stato super criticato in questi mesi, evita però il crollo con due super parate. Il cuore Toro è immagine fin troppo abusata ma contro il Sassuolo ha battuto forte. La sfida di Nicola è riuscire a completare l'opera iniettando fiducia e autostima in una squadra che le aveva smarrite e piano piano le sta ritrovando.  A volte basta poco. Anche solo un quarto d'ora.