Genoa-Fiorentina, Iachini: "Ritorno? Non potevo dire di no"

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L’allenatore della Fiorentina ha presentato la gara col Genoa: "Voglio dare il mio contributo per portare la squadra più in alto e ai giocatori chiedo di fare lo stesso. Commisso ci ha incoraggiato con una lunga telefonata"

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Un ritorno improvviso e inaspettato, quello di Beppe Iachini sulla panchina della Fiorentina, dopo le dimissioni di Prandelli. "Non pensavo di essere richiamato - ha ammesso l'allenatore - ma nel momento di difficoltà non potevo dire di no e ora voglio dare il mio contributo per risalire la classifica. Ho grande stima di Cesare e non voglio commentare la sua scelta, voglio solo rispettarlo e lasciarlo tranquillo". Iachini, nella conferenza stampa di presentazione alla gara col Genoa, è poi passato alle questioni di campo: "Mi fido di Vlahovic, con me ha segnato 7 gol senza rigori l'anno scorso. Non contano i singoli ma la squadra, tutti devono dare qualcosa per portare la Fiorentina il più in alto possibile. Serve l'atteggiamento giusto, i risultati andranno conquistati sul campo col lavoro collettivo. Tutti i moduli possono funzionare, ma l'importante è la concentrazione, l'attitudine a partecipare all'azione offensiva e difensiva".

Iachini: "Siamo stati la miglior difesa: ripartiamo da lì"

"Commisso ci ha incoraggiato con una lunga telefonata" ha rivelato Iachini. Che nelle prossime ore capirà bene lo stato di forma della squadra: "Qualcuno è rientrato da poco, bisogna capire bene sia la tenuta fisica che quella mentale, così da avere una squadra compatta e organizzata. Siamo stati la miglior difesa del campionato in passato, allora penso che le nostre sicurezze partano da lì. Dopo la partita avrò un metro di giudizio più preciso per capire dove migliorare".

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