Vidal, quarantena violata: aperta inchiesta sul giocatore dell'Inter in Cile

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Le autorità sanitarie cilene hanno aperto un'inchiesta per capire dove il centrocampista nerazzurro abbia contratto il Covid. Dall'incontro con una modella, all'ippodromo e alla cena con gli amici al ristorante: Vidal potrebbe aver violato la "bolla"

Oltre alle positività al Covid-19 che lo ha costretto al ricovero in una clinica, altri problemi in vista per Arturo Vidal. Le autorità sanitarie del Cile hanno infatti chiesto l'apertura di un'indagine sui comportamenti del centrocampista dell’Inter da quando, lo scorso 25 maggio, ha fatto rientro in patria per unirsi alla nazionale, che dal 13 giugno sarà impegnata nella Copa America in Brasile. Successivamente Vidal è stato escluso dal gruppo perché risultato positivo al Covid-19 e da ieri si trova in una clinica, ma già dal giorno del suo arrivo anziché mettersi 'in bolla' avrebbe violato le regole per incontrarsi con una modella (ma sia lui che lei hanno smentito).

Modella, ippodromo o cena? Autorità indagano

Il sottosegretario alla Salute del Cile, Paula Daza, ha affermato che Vidal  "deve, come tutte le persone arrivate nel Paese, rispettare le norme sanitarie". Il protocollo sanitario attualmente in vigore in Cile prevede che i calciatori stiano 'in bolla' e lascino l'albergo solo per andare ad allenarsi o giocare. Vidal, invece, si sarebbe fatto vedere in un ippodromo per assistere a gare di cavalli (una sua grande passione) e poi a cena in un ristorante assieme a un gruppo di amici. E sarebbe stato proprio uno di loro a contagiarlo, secondo quanto detto dallo stesso Vidal. Una situazione non chiara, tanto che appunto le autorità sanitarie cilene hanno chiesto l’apertura di un'inchiesta per far luce sull’accaduto e sui comportamenti tenuti dal centrocampista dell’Inter.

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